Ed è qui che io abito,nel centro del mio giorno con i piedi per terra e mare tutto intorno.

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sabato 11 febbraio 2012

PEGGY E MILLA



Questa è Peggy, la mia cagnolina storica, poichè è nella mia famiglia da ben quattordici anni. Le ho dedicato diversi post, perchè è un "pezzettino" importante di tutti noi. Qui è ritratta nel suo abbigliamento invernale. Notate l'eleganza...il fiocchetto nero  sul cappottino rosa: è tutto molto fashion, come ama dire mio figlio minore.
Ora Peggy, però, non è più quella di prima: non ci vede, non sente più. Trascorre le giornate a dormire. Si sveglia, mangia, fa i suoi bisognini e torna nel suo mondo. Mi mancano tanto le sue corse, i suoi mugolii di gioia quando rincasavo...Mi è difficile accattare la sua vecchiaia, forse perchè essa mi ricorda che il tempo è passato per tutti. 
Quando erano piccoli i miei figli, giocava a pallone con loro, ci seguiva in vacanza, abbaiava con veemenza quando il Napoli segnava, "cantava", quando i miei figli suonavano il flauto. Insomma, sempre con noi....per noi.


INTANTO nella nostra vita  c'è un'altra cagnolina....MILLA.







Milla è apparsa  casualmente, un pomeriggio di settembre caldo, soleggiato. Eravamo tutti in giardino per un problema condominiale. La cagnolina,  magra,sparuta, con la  coda spelacchiata,sporchissima, è arrivata zompettannte, accompagnata dal CANE NERO, un randagio che tutti, nel residence, avevamo adottato, offrendogli cibo e acqua. La piccola ha provato ad infilarsi nel nostro giardino e non è più  uscita.
Il primo ad esserne conquistato, è stato mio figlio maggiore,che, incurante del suo stato, l'ha presa in braccio e ha gridato ai quattro venti: che bel cagnolino giallo!!!! Non l'ha più mollata. Tra cure veterinarie, strigliate sotto l'acqua, bagnetti profumati e cibo...Milla è quella che mostrano le foto. Una cagnolina dolcissima, affabile che, a pieno titolo, fa parte della nostra famiglia.
Peggy tollera con noncuranza la sua presenza, di cui, forse, si accorge, quando emerge dal suo torpore.


martedì 22 dicembre 2009

Il nostro Natale


A Natale il


"partenopeo in esilio", con la sua famigliola,


torna nella sua amata terra.

Nessuno di noi rinuncerebbe mai

a questo particolarissimo Natale, festeggiato in casa dei miei cognati

che amano e vivono nella più genuina tradizione

la festa più significativa dell'anno.


Solitamente il 24 dicembre noi giungiamo a Caserta per l'ora di

pranzo, ma è Vigilia, per cui tutti gustiamo pizza di scarola

e mozzarella di bufala, in attesa della cena.

Il sapore agro-dolce della pizza di scarola...è quanto di più buono


possa annoverare

la cucina partenopea. E mia cognata, depositaria di tutti i segreti

della tradizione culinaria di famiglia, la prepara con dovuto anticipo,

in modo che "riposi" e i vari ingredienti, così contrastanti tra loro,

siano ben amalgamati tra loro.




La foto in alto è un altro presepe "costruito" a scuola, che ha come scenario la campagna e i l tipico casolare pugliese, comunemente chiamato "casiadd".
La tecnica è sempre la stessa: polistirolo lavorato a pezzi, come se fossero mattoncini.




domenica 25 ottobre 2009

Ecco mio figlio Antonio. Il maggiore. Oggi compie 22 anni. Tanti ne sono passati dal giorno in cui l'ho preso per la prima volta in braccio, l'ho stretto a me, guardato negli occhi, che già allora erano indagatori, curiosi. Un figlio ti cambia la vita, dà un senso profondo a tutto quello che fai.

Chiedo scusa a voi tutti se non sono molto presente...ma mi riesce molto difficile. Oggi, poi, non riesco ancora ad uscire dalla cucina, ma è stata una bella giornata. Grazie Stella per gli auguri...Come hai fatto a saperlo? Grazie a Viviana, per avermi dato alcune preziose indicazioni sui colori del blog. Sono una pasticciona. S'era capito, vero?
A tutti: Buona settimana!

martedì 13 ottobre 2009

Un pensiero di Dacia Maraini


"Per me la cosa più giusta che può fare un uomo oggi, è mettersi in crisi. Gli uomini che mi piacciono sono quelli che hanno il coraggio di rompere col proprio ruolo, che sono incerti, disperati, insicuri, e non sanno che pesci prendere."


Ecco, questi sono gli uomini che piacciono a me.
Lui, il compagno della mia vita, il partenopeo in esilio, è così. Perciò lo amo e ancora oggi sento che ho molto da condividere con lui.




lunedì 17 agosto 2009

Sotto questo cielo....

NOI
NOI

Ecco la barca.Presa dal bosco e ....portata al mare.





Le mie frittelle



Buon pomeriggio a tutti!
Un altro giorno, una nuova settimana, in questa incerta estate di pensieri. Ferragosto si è consumato allegramente tra pasti pantagruelici, a base di pizze, frittelle ed angurie, tra falò sulle spiagge e stelle cadenti.

La barca, arenatasi l'altro girono in un bosco buio, fitto di rami intricati,ha ripreso a veleggiare sulle acque "tranquille" del mare della mia vita....dopo un fine settimana di ripensamenti...e
con l'umore ventimila leghe sotto il mare.
Sempre colpa di Saturno che mi obbliga a tagliare i rami secchi. Qualcuno e' gia' stato reciso, ma devo proprio radermi a zero?
Non si puo', Saturno, un po' per volta, abbi pazienza: fammi godere in pieno la mia vacanza al mare e ne riparliamo in autunno, stagione piu' adatta ai ripensamenti..e alle potature.
La verita' è che qui, in questa famiglia, ripensamenti non ne puoi avere, perche' i miei uomini mi guardano preoccupati, scrutano ogni mia mossa, parlano fitto fitto e cercano di darmi (finalmente!!!!) una mano nelle faccende domestiche... almeno quando siamo in vacanza....piccoli gesti, che ti fanno star bene.
Il compagno della mia vita, lui, il partenopeo in esilio, vaneggia su improbabili escursioni in montagna, forse teme che il mare mi innervosisca....

domenica 9 agosto 2009

Febbre da cavallo

Non è detto che in vacanza tutto fili liscio come l'olio. Può capitare che tuo figlio minore si buschi un febbrone da cavallo (39° e 2 decimi) e che questa situazione perduri per tre giorni. In verità il mio ragazzo di 17 anni, non si ammalava da diverso tempo, per cui la situazione febbrile, improvvisa, mi ha scatenato un po', diciamo un po', d'ansia. Ero munita di medicinali, ma la febbre non scendeva. Diverse visite dalla guardia medica, non sono servite a farci rassicurare. Infatti stanotte il mio piccolo delirava ed eravamo tutti intorno al suo capezzale. Ora dormono, vinti dalla stanchezza della notte insonne.Io cerco di fare il punto della situazione. Non devo assolutamente andare in paranoia quando qualcuno dei miei figli ha la febbre, che è un fatto normale, che passa....Ma io sono una testona....non riesco a controllarmi... Forse il fatto di essere fuori casa, non ci ha aiutato molto.
Intanto....sono due giorni che non scendiamo in spiaggia. Pazienza. L'importante è che il mio piccolo si riprenda in fretta.


giovedì 14 maggio 2009

Odine e disordine dell'amore


Citero' per primi gli elementi:

la tua voce, i tuoi occhi, le tue mani,

le tue labbra.

Io esisto ma esisterei

se non ci fossi anche tu?

In questo bagno che è davanti

al mare, all'acqua dolce

in questo bagno che la fiamma ha

costruito nei nostri occhi

questo bagno di lacrime felice

dove sono entrato

per virtu' delle tue mani

per grazia delle tue labbra...

i nostri silenzi, le nostre parole

la luce che va

la luce che torna

l'alba e la sera sono il nostro sorriso

e nell'intimo nostro

tutto fiorisce e matura

sul giagiglio della tua vita.

Dove poso le mie vecchie ossa, dove finisco.

p. eluard



Questi versi bellissimi

avranno un senso fino a quando

ci piacerà far colazione insieme il sabato mattina

e, sorseggiando un caffè,

sussurrarci un "ti amo", come due adolescenti;

fino a quando il mio disordine,

la mia distrazione, ti faranno sorridere divertito....

Queste parole

le sentiremo cucite addosso

come una seconda pelle,

fino a quando saremo capaci di emozionarci,

guardandoci negli occhi,

come fosse il primo giorno.