Ed è qui che io abito,nel centro del mio giorno
con i piedi per terra e mare tutto intorno.
sabato 11 febbraio 2012
PEGGY E MILLA
martedì 22 dicembre 2009
Il nostro Natale
"partenopeo in esilio", con la sua famigliola,
torna nella sua amata terra.
Nessuno di noi rinuncerebbe mai
a questo particolarissimo Natale, festeggiato in casa dei miei cognati
che amano e vivono nella più genuina tradizione
la festa più significativa dell'anno.
Solitamente il 24 dicembre noi giungiamo a Caserta per l'ora di
pranzo, ma è Vigilia, per cui tutti gustiamo pizza di scarola
e mozzarella di bufala, in attesa della cena.
Il sapore agro-dolce della pizza di scarola...è quanto di più buono
possa annoverare
la cucina partenopea. E mia cognata, depositaria di tutti i segreti
della tradizione culinaria di famiglia, la prepara con dovuto anticipo,
in modo che "riposi" e i vari ingredienti, così contrastanti tra loro,
siano ben amalgamati tra loro.
La foto in alto è un altro presepe "costruito" a scuola, che ha come scenario la campagna e i l tipico casolare pugliese, comunemente chiamato "casiadd".
La tecnica è sempre la stessa: polistirolo lavorato a pezzi, come se fossero mattoncini.
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domenica 25 ottobre 2009
Chiedo scusa a voi tutti se non sono molto presente...ma mi riesce molto difficile. Oggi, poi, non riesco ancora ad uscire dalla cucina, ma è stata una bella giornata. Grazie Stella per gli auguri...Come hai fatto a saperlo? Grazie a Viviana, per avermi dato alcune preziose indicazioni sui colori del blog. Sono una pasticciona. S'era capito, vero?
A tutti: Buona settimana!
martedì 13 ottobre 2009
Un pensiero di Dacia Maraini
"Per me la cosa più giusta che può fare un uomo oggi, è mettersi in crisi. Gli uomini che mi piacciono sono quelli che hanno il coraggio di rompere col proprio ruolo, che sono incerti, disperati, insicuri, e non sanno che pesci prendere."
Ecco, questi sono gli uomini che piacciono a me.
Lui, il compagno della mia vita, il partenopeo in esilio, è così. Perciò lo amo e ancora oggi sento che ho molto da condividere con lui.
lunedì 17 agosto 2009
Sotto questo cielo....
Buon pomeriggio a tutti!
Un altro giorno, una nuova settimana, in questa incerta estate di pensieri. Ferragosto si è consumato allegramente tra pasti pantagruelici, a base di pizze, frittelle ed angurie, tra falò sulle spiagge e stelle cadenti.
La barca, arenatasi l'altro girono in un bosco buio, fitto di rami intricati,ha ripreso a veleggiare sulle acque "tranquille" del mare della mia vita....dopo un fine settimana di ripensamenti...e
con l'umore ventimila leghe sotto il mare.
Sempre colpa di Saturno che mi obbliga a tagliare i rami secchi. Qualcuno e' gia' stato reciso, ma devo proprio radermi a zero?
Non si puo', Saturno, un po' per volta, abbi pazienza: fammi godere in pieno la mia vacanza al mare e ne riparliamo in autunno, stagione piu' adatta ai ripensamenti..e alle potature.
La verita' è che qui, in questa famiglia, ripensamenti non ne puoi avere, perche' i miei uomini mi guardano preoccupati, scrutano ogni mia mossa, parlano fitto fitto e cercano di darmi (finalmente!!!!) una mano nelle faccende domestiche... almeno quando siamo in vacanza....piccoli gesti, che ti fanno star bene.
Il compagno della mia vita, lui, il partenopeo in esilio, vaneggia su improbabili escursioni in montagna, forse teme che il mare mi innervosisca....
domenica 9 agosto 2009
Febbre da cavallo
giovedì 14 maggio 2009
Odine e disordine dell'amore
Citero' per primi gli elementi:
la tua voce, i tuoi occhi, le tue mani,
le tue labbra.
Io esisto ma esisterei
se non ci fossi anche tu?
In questo bagno che è davanti
al mare, all'acqua dolce
in questo bagno che la fiamma ha
costruito nei nostri occhi
questo bagno di lacrime felice
dove sono entrato
per virtu' delle tue mani
per grazia delle tue labbra...
i nostri silenzi, le nostre parole
la luce che va
la luce che torna
l'alba e la sera sono il nostro sorriso
e nell'intimo nostro
tutto fiorisce e matura
sul giagiglio della tua vita.
Dove poso le mie vecchie ossa, dove finisco.
p. eluard
Questi versi bellissimi
avranno un senso fino a quando
ci piacerà far colazione insieme il sabato mattina
e, sorseggiando un caffè,
sussurrarci un "ti amo", come due adolescenti;
fino a quando il mio disordine,
la mia distrazione, ti faranno sorridere divertito....
Queste parole
le sentiremo cucite addosso
come una seconda pelle,
fino a quando saremo capaci di emozionarci,
guardandoci negli occhi,
come fosse il primo giorno.
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