Ed è qui che io abito,nel centro del mio giorno con i piedi per terra e mare tutto intorno.

sabato 30 aprile 2011

Un uomo venuto da lontano


Un uomo venuto
da molto lontano,
negli occhi il ricordo
dei campi di grano,
il vento di Auschwitz
portava nel cuore
e intanto scriveva
poesie d'amore,
amore che nasce
dentro il cuore dell'uomo
per ogni altro uomo.
Un uomo venuto
da molto lontano,
stringeva il dolore
e un libro nella mano
qualcuno ha sparato
ed io quel giorno ho pianto,
ma tutto il mondo
gli è rimasto accanto:
quel giorno il mondo
ha ritrovato il cuore,
la verità  non muore.
Un uomo che parte,
vestito di bianco,
per mille paesi
e non sembra mai stanco,
ma dentro i suoi occhi
un dolore profondo:
vedere il cammino
diverso del mondo,
la guerra e la gente
che cambia il suo cuore,
la verità  che muore.
Va' dolce grande uomo va parla della libertà va dove guerra,fame e povertà hanno ucciso anche la dignità .
Va' e ricorda a questo cuore mio
và e ricorda a questo cuore mio
che Caino sono pure io.
Dall'Est è arrivato
il primo squillo di tromba,
il mondo si ferma...
c'è qualcosa che cambia,
un popolo grida:
Noi vogliamo Dio,
la libertà  è solo un dono suo.
Tu apri le braccia
e incoraggi i figli
ad essere fratelli.
và dolce grande uomo va
parla della libertà
Va' dove l'uomo ha per sorella
solo lebbra e mosche sulle labbra.
Va' e ricorda a questo cuore mio
che Caino sono pure io.
che Caino sono pure io.
che Caino sono pure io.

giovedì 28 aprile 2011

Durante un corso di aggiornamento

che proprio non riuscivo a seguire, perchè ero nervosissima (sono ancora capace di innervosirmi?) mi è capitato tra le mani un libro sul bullismo. Interessante....forse più delle parole del relatore che aveva una voce lenta, dolce....ma mi faceva venire il sonno.
Mentre sfogliavo il libro mi è saltata agli occhi questa frase....

" E' soltanto scendendo nell'abisso che riscopriamo i tesori della vita. E il tuo tesoro è proprio lì, dove inciampi. E' nella caverna in cui temi di entrare che puoi trovare ciò che stai cercando."
                                                                                                              Joseph  Campbell


Beh, l'ho trovata molto significativa e mi piace condividerla con voi.
Ecco come trasformare un pomeriggio nervorso e un tantino impegnativo, in qualcosa di, come dire, educativo.
                              "L'abisso" olio su  tela cm 80 x 80 di  Irene Salvatori


Ps: solitamente ho un atteggiamento più diligente,durante i corsi di aggiornamento.....


lunedì 25 aprile 2011

24 anni insieme....

....un buon traguardo per il nostro matrimonio.
Ricordo ancora quella mattina d'aprile, calda, soleggiata, con un cielo incredibilmente azzurro.
Alla vista del bouquet di roselline, che papà aveva appena  ritirato dal fioraio,  mi sciolsi in lacrime di gioia, perchè sposavo l'uomo che tanto amavo, l'unico degno di allontanarmi da quel piccolo grande uomo che era mio padre....che, intanto, piangeva già da un pezzo, quella mattina.
Sicuramente piangeva di gioia...ma sapeva che molte cose sarebbero cambiate con quella figlia con la quale si capiva senza bisogno di parole, solo con uno sguardo.



Oggi, ci sono due figli meravigliosi a festeggiare con noi. papà non c'è più....e ci manca tanto.

Bando alla malinconia e brindo con il mio marito in questa nuova casa, a  questa nuova vita e a tanti anni ancora insieme. Spero sempre sereni!!!

E una fetta di torta noooo?

venerdì 22 aprile 2011

Rinascita

Tra poco,
 il buio cederà il posto alla luce,
 
la terra riacquisterà i suoi colori
 
e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga. 
don tonino bello

lunedì 11 aprile 2011

Una citazione appropriata

"Bisogna sempre sapere quando una fase giunge alla fine. Concludere un ciclo, chiudere un uscio, terminare un capitolo: ciò che conta è lasciare nel passato quei momenti di vita che sono finiti. Tagliare tutto quello che non c'entra, che ingombra, che toglie serenità e spesso l'aria dai polmoni,tagliare l'inutilità, l'ipocrisia forzata dei falsi sorrisi, della finta comprensione di chi dice di conoscerti,di capirti ma poi in realtà se ne frega di te, di quello che pensi, di quello che hai da dire."

Paulo Coelho

 

Un paio di fasi si sono concluse nella mia vita di donna e  di figlia. Ho tagliato i rami secchi, gli orpelli inutili  e anche il cordone ombelicale, dopo ben 53 anni. Era ora!!!

Non ho mai apprezzato l'ipocrisia, dunque mi sono sbarazzata,senza rimpianti, di quella altrui, dei sorrisi e della comprensione che nemmeno cerchi, che non ti viene propinata così,in modo  del tutto gratuito. Pochi amici, ma buoni, sinceri, veri.

Ora sono una donna senza molte illusioni, con poche parole, senza lacrime. Sicuramente molto noiosa. Forse crescere, diventare adulti, invecchiare è tutto questo.

domenica 3 aprile 2011

Le nostre donne

Le nostre donne

Le nostre donne siamo noi
e tutto quello che ci contiene
ha odore di biancheria lavata a mano
nello scrittoio dei segreti

Le nostre donne sono girasoli in fiore 
nella battaglia dei giorni

e odore di bucato fresco pulito
sempre steso fuori, dopo il calar del sole

Le nostre donne siamo sodalizio taciuto
sottoscritto con la vita
 la tenacia, la dolcezza, gli errori.
Delle nostre donne, io sono l'errante

Le nostre donne
parliamo lingue diverse
alla stessa tavola

ma nell'inguine mai interrotto di Dio
lavate dalle stesse acque del Giordano-dentro
bagnate ognuna d'un colore diverso,
insieme,
le nostre donne formiamo

una bandiera

 

Beatrice Niccolai

venerdì 1 aprile 2011

Stanotte.....

lo so già: stanotte  dormirò; di un  sonno profondo, pesante, senza sogni, come la vita che ora vivo,senza grandi voli di fantasia, senza molte speranze, forse senza un domani.
Un giorno uguale all'altro. L'importante è alzarsi, andare al lavoro, adempiere ai propri doveri di madre, di moglie, di donna che lavora. Di figlia? No, ho smesso da tempo... Lei, la grande madre ha voluto così.
Tanti doveri...tutti urgenti, dai quali non puoi tirarti indietro. 
Ma forse è meglio così: non pensi, cerchi di non farti coinvolgere dal dolore, dalle assenze, che sono quasi maggiori delle presenze.O forse queste presenze sono così labili, così evanescenti che....è come se non ci fossero.
Arriva un momento della vita nel quale la solitudine non ti fa più paura, non la temi; anzi, la cerchi, perchè è come un involucro, un bozzolo, che ti preserva dal soffrire...