"Addio Peer, tu non desideri seguirmi lungo la mia strada, vi si sognano le sere di neve e le cose dolci e perdute e le chiare notti d'estate si guardano cadere le stelle. Io ti cerco e tu non sei al mio fianco, nè il crepuscolo invernale ti fa più buono, nè le vie di Torino quando il cielo è di rosa e si accendono i primi lumi, nè la notte ti sgomenta, Peer, nè il sole che batte su bianche pietraie ti fa più ardente, nè il cielo sconvolto ti fa tremare, nè il vento selvaggio. Io ti ho creato e ti ho dato il volto del giovane Marzo freddo e gentile, senza un'anima umana.... Tu non hai voluto, nè potuto comprendere perchè ti volevo amare, come ti avrei amato, Peer, mito della Primavera. Ti ho fatto creatura ed hai avuto un'anima, ma così meschina....Ho voluto rifare l'incantesimo, ma non ho fatto di te che un piccolo idolo dallo sguardo ambiguo di pietra durissima.Addio, Peer, amatore di favole. La mia vita è una meravigliosa favola, ma tu non ami le favole vere, la favola viva ti sfugge. So che non mi rimpiangerai...la tua anima non mi ha mai sfiorata, non potresti amarmi senza spezzarti, poichè sei vuoto...."
Da "Una giovinezza inventata" di Lalla Romano
Ma davvero pensiamo di poter "forgiare" una persona a nostro piacimento?
Quello non è amore!
Da "Una giovinezza inventata" di Lalla Romano
Ma davvero pensiamo di poter "forgiare" una persona a nostro piacimento?
Quello non è amore!