Infatti.....
Io e il compagno della mia vita dobbiamo perderci...per ritrovarci, o meglio, per trovare la retta via.Sia ben chiaro: non voglio parafrasare nemmeno lontanamente Dante, nè parlare di scelte sottese da analisi introspettive...no, semplicemente della nostra capacità di sbagliare strada, quando siamo in auto, come di una necessità, un obbligo, un ineluttabile charma...per giungere "felicemente" alla meta prefissata.
Come mai accade tutto questo?
Semplice.
Avete presente una coppia ch si mette in auto?
Lui, mio marito, pretende che io gli indichi la strada,anche quando la meta è nota. Allora gli dici di girare a sinistra e lui va a destra. Perchè?
Ti dice con un candore disarmante che nella mia voce c'era una punta di indecisione e allora, nel dubbio, fa il contrario.
Hanno inventato i navigatori satellitari che, magari, hanno un tono perentorio, deciso.
Anche il navigatore, con lui, mio marito, perde la pazienza!
E' un tantino impedito? Nooo. Semplicemente non sopporta che gli si dica quello che deve fare.
La verità è che non ha un gran senso dell'orientamento e che gli indicatori spaziali...non fanno parte del suo linguaggio d'autista:
"di qua, di là", vanno benisimo
Il fatto diventa preoccupante quando devi arrivare in orario da una parte e non c'è il tempo di perderti.
Un esempio: ci siamo persi anche il giorno in cui andavo a scegliere la sede definitiva del trasferimento a scuola. Ci siamo persi per dodici estati, quando raggiungevamo il nostro luogo di vacanza, sempre lo stesso...l'abbiamo raggiunto con percorsi...alternativi.
Amici e parenti sanno....e non si preoccupano più dei nostri ritardi.
Anzi, la mattina del nostro matrimonio, prudentemente, gli consigliarono di muoversi all'alba....
Ora, in prossimità delle vacanze pasquali... ecco....io penso dispostarmi in treno...
hai visto mai!