Bevo a una casa distrutta,
alla mia vita sciagurata,
a solitudini vissute in due
e bevo anche a te:
all'inganno di labbra che tradirono,
al morto gelo dei tuoi occhi,
ad un mondo crudele e rozzo,
ad un Dio che non ci ha salvato.
achmatova
Bevo alla solitudine della tua vita,
alla casa che hai distrutto con bugie e picconate psicologiche,
inferte a noi tutti che assistevamo allibiti a
tale opera di demolizione costante, come uno stillicidio,
a questo mondo assurdo
e a Dio che spero ti abbia salvato.
Sono cinica....lo so.
alla mia vita sciagurata,
a solitudini vissute in due
e bevo anche a te:
all'inganno di labbra che tradirono,
al morto gelo dei tuoi occhi,
ad un mondo crudele e rozzo,
ad un Dio che non ci ha salvato.
achmatova
Bevo alla solitudine della tua vita,
alla casa che hai distrutto con bugie e picconate psicologiche,
inferte a noi tutti che assistevamo allibiti a
tale opera di demolizione costante, come uno stillicidio,
a questo mondo assurdo
e a Dio che spero ti abbia salvato.
Sono cinica....lo so.
18 commenti:
Versi toccanti.
Ci leggo sconforto e sorpresa e, infine, speranza. Versi che indicano significati esistenziali, infatti ogni parola dice ''io''. Immobilita' e morte e infine ritorno alla vita.
Quando leggo versi di cosi' alta drammaticita' mi chiedo sempre quanto e' immaginazione e quanto e' reale.
NON E' NECESSARIO RISPONDERE perche', comunque, per me, immagine e realta', sono sempre un guardare se stessi come senso assoluto del proprio mondo, guardarsi come movimento di una liberta' che si fa mondo e alla fine si radica in esso come nel proprio destino.
Buona fine settimana.
Vale
I versi della Achmatova riescono sempre a toccare una verità che forse anche noi conosciamo...
Grazie
La tristezza e la verità di questi versi colpiscono molto l'animo delle persone sensibili.
Un caro saluto.
presente!
I versi pregni di drammatico significato sono in perfetto stile con la vita della grande Achmatova. Vita sofferta: la fucilazione del suo primo marito, molti dei suoi amici deportati nei gulag di Stalin, il figlio costretto in carcere...
La Achmatova rappresenta la memoria e la sopravvivenza dello spirito della sua grande terra-madre russa.
I suoi versi sono vicini, comunque, a chi della vita ha conosciuto risvolti dolorosi.
Grande!
Brindo alla salute di una Donna sensibile e intelligente.
alla tua salute Serenella!
non sei cinica, ma come dice max, sensibile, molto aggiungo e una amica visto che ci rendi partecipi di questo tuo periodo "particolare"....tutti attraversiamo dei periodi no....un gande abbraccio per una grande donna e Amica con la A maiuscola!!!!
ritroverai i colori e l'allegria spensierata....intanto mi godo la tua dolcezza e sensibilità....
baci, baci
^Pier: credo ci sia sempre molto di personale in quello che i poeti scrivono. E anche in chi, poi, decide di leggere proprio quei versi, perchè li sente suoi.
^Amatamari: è da molto che leggo libri di poetesse e scrittrici. E' un mio limite, lo so, ma esprimono benissimo i miei pensieri.
^ Monticiano: versi amari.
^ Ogerius: avevi bisogno dell'invito, eh!
^ Annarita: sono sempre i grandi dolori che ti portano ad essere profonda e sensibile...
^ Max: grazie per il brindisi. Ero certa che non te lo lasciavi scappare.
^ Francuzza: scrivo quello che sento, che attraversa i mio cuore, i miei pensieri. Anzi, sono molto controllata negli ultimi mesi. Non riesco ad esprimere tutto, per paura di farmi del male. Pero'....mi sento cinica, davvero!
Grazie per le belle cose che mi scrivi!
Serena..chiedimi se sono felice...
volevo cambiare il mondo..e non ci sono riuscito..
un abbraccio sincero di chi condivide con te lo stesso pensiero.
Maurizio
Uif: c'è sempre tempo per sbagliare ancora e per sperare....
Grazie per la condivisione.
Prepara una calice anche per me...un piu' siamo meglio è...bacioooo
Eccomi, Gabri. Brindiamo alla vita, quanto è assurda!
Non so come iniziare, oggi mi è già capiatato leggendo un post sull'amicizia(di Sabatino)...
Ma con te è diverso ancora, provo un certo imbarazzo, non voglio disturbarti con le mie parole... Spesso le usiamo pensando di far bene e invece a volte è meglio il silenzio, meglio farsi da parte e rispettare "quel momento" particolare che, tuo malgrado, ti vede coinvolta!
"Cinica"? così ti vedi e così ti senti...ma la risposta la trovi dentro di te nelle parole che hai scritto...
Perchè forse la sofferenza è una cosa giusta?
Spesso ci colpevolizziamo invece di amarci un po' di più, altre volte pensiamo di essere noi la causa di tante cose che non vanno per il verso giusto ma sbagliamo. Bisogna avere la forza ed il coraggio di lasciar andare le cose per la loro strada...fosse anche il più grande amore, così come fa anche il fiume che riprende il suo naturale corso, nonostante tutto e nonostante gli sforzi dell'uomo per deviare e ostacolare il suo percorso.
Ti abbraccio caramente!
Versi che 'perforano' l'anima
Buona domenica
Michele
pianetatempolibero
No, Miriam, non mi disturbi con le tue parole, anche se apprezzo la tua delicatezza.Dici una cosa giusta: dovrei lasciar andare le cose per la loro strada, aspettare che il tempo passi e mi dia le risposte. Ma....sono tante, troppe, le risposte che attendo da chi se la defila, invece di darti una spiegazione. E, intanto, mi sento cinica, di pietra, incapace di reagire, se non con queste parole.
Grazie per quello che mi hai scritto. L'ho molto apprezzato.
Buona domenica anche a te Michele.
Ti invio un abbraccio forte cara e ti auguro buona domenica.
Baci
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