Ed è qui che io abito,nel centro del mio giorno con i piedi per terra e mare tutto intorno.

sabato 27 giugno 2009

"I tuoi figli non sono figli tuoi"...ovvero: riflessioni di una madre


I tuoi figli non sono figli tuoi.

Sono i figli e le figlie della vita stessa.

Tu li metti al mondo ma non li crei.

Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.

Puoi dare loro tutto il tuo amore, non le tue idee.

Perché essi hanno le loro proprie idee.

Tu puoi dare dimora al loro corpo

Ma non alla loro anima.

Perché la loro anima abita

Nella casa dell’avvenire

Dove a te non è consentito entrare

Neppure in sogno.

Puoi cercare di somigliare a loro

Ma non pretendere che somiglino a te.

Perché la vita non torna indietro

E non si ferma a ieri.

Tu sei l’arco che lancia i figli

Verso il domani.

kahlil gibran


Questi versi li leggo e li rileggo per convincermi che

i miei desideri, i miei sogni, le mie aspirazioni mancate,

appartengono al mio vissuto e non a quello dei miei figli.

In verità, se mi riesce di essere una buona insegnante ....

non posso dire lo stesso come madre, perchè tante scelte dei figli

sono difficili da mandare giù.

Insomma....che deve fare un genitore quando il proprio figlio,

con una brillante carriera scolastica, abbandona

l'università e decide di lavorare? Ascolto volentieri i vostri consigli.

29 commenti:

Angelo azzurro ha detto...

E' dura forte da incassare, ma si deve prendere atto della realtà. Se c'è stata una seria riflessione che ha preceduto la decisione, come penso ci sia stata, penso non si possa fare altro che accettare tale decisione. Avrà perso la motivazione necessaria ad andare avanti e se non è in grado di ritrovarla, non c'è niente da fare. Conosco altri ragazzi che hanno fatto la stessa, difficile scelta. Non è il primo, nè sarà l'ultimo. Non si può fare altro che tentare di comprendere.
Su, con il morale. Magari in futuro ci ripensa...
Ciao

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Confesso che questa poesia mi lascia molto perplesso, ma non meravigliarti, è la mia ignoranza che non mi fa capire totalmente il senso dei versi, che però sono belli.
Io ho tre figli, due femmine e un maschio, qualcosa hanno preso dall'esempio del loro padre e della loro madre, sperando che non abbiano a pentirsene, ma non credo che accadrà.

DARK - LUNA ha detto...

La conosco questa poesia...e credo che in fondo riveli crude (per un genitore) verità...
in fondo, se si pensa che i figli scelgono da sè le loro strade, sbagliano e non come preferiscono, hanno una loro precisa individualità che li porta presto e spesso lontani, non mi viene che pensare alla grandezza ed alla saggezza di questi versi...
Un bacione grande.

Francy274 ha detto...

Questi versi li recitava il Giudice Tina Lagostena Bassi a quei genitori che non lasciavano "volare" i propri figli, non sapevo a chi appartenessero ma ne ero affascinata.E' vero i figli non ci appartengono, e come genitori dobbiamo sentirci fieri e gratificati dei nostri insegnamenti quando seguono strade sicure, se pur diverse da quelle che vorremmo per loro.
In bocca al lupo :)

Franca ha detto...

accettare quello che li rende felici!! tu insegni in una scuola elementare...io non lo sopporterei, io amo l'archeologia e tu no...
siamo tutti diversi e ognuno di noi raggiunge la felicità attraverso cose diverse, spesso piccole ....è vero è triste lasciare una bella carriera universitaria, ma forse non è la sua quella strada, forse non lo porta alla felicità o almeno alla serenità....bisogna fermarsi chiudere gli occhi e ascoltare il cuore....
meglio un figlio spazzino e felice che un figlio primario e con lo sguardo triste e insoddisfatto...
non li mettiamo al mondo per noi, ma per se stessi noi dobbiamo guidarli e poi lasciarli prendere lòa strada che sceglieranno...
un abbraccio grande mamma

la signora in rosso ha detto...

questa poesia me l'hanno "donata" quando è nato mio figlio, 26 anni fa, e io ho sempre cercato di di applicarla, ma non è facile. Anche Samuele, non ha finito l'università, perchè ha trovato un buon posto di lavoro, ma mi ha promesso che quanto prima (gli manca solo la tesi) la finirà...io ci credo.. lo spero! E se non sarà così...amen, ora la vita è solo sua, la freccia è partita!

andrea ha detto...

ma, io ho un figlio di 8 anni,se c'e' una cosa sulla quale mi sforzo di insegnargli e' quella di avere la forza di fare da solo le sue scelte e di esprimere sempre le sue opinioni senza avere paura, e di rispettare quelle degli altri....e' una parola ma ci provo,ed e' un viaggio bellissimo, anche perche' per insegnargli cio' devo per primo entrare in questa visione della vita,cercando di non entrare io stesso nelle trappole che si incontrano, come quello di seguire le masse, fare discriminazione, rinunciare al proprio pensiero e a adeguarsi ai bisogni indotti...dalla societa'
scrollarsi di dosso la varie paure chi ci attanagliano, imparare dal silenzio...ho letto da qualche parte che un genitore fa una grande cosa se riesce a crescere un bimbo in maniera che sia il piu' possibile diverso da lui
ciao

il monticiano ha detto...

Dare un consiglio in questo caso non è che sia una questione molto semplice, tutt'altro. Se vuoi posso dirti come mi sono comportato io con mio figlio quando, finito il liceo classico, lui mi disse - ripeto lui - che voleva fare Filosofia all'Università.Aveva circa 19 anni (oggi ne ha 50) e io non è che avevo tutte queste possibilità economiche. Comunque feci del mio meglio, lui si iscrisse alla facoltà ma dopo qualche mese lui - lo sottolineo ancora - mi disse che con filosofia non è che poteva sperare granchè per il suo futuro e decise di smettere. Nello stesso tempo però, di sua iniziativa, partecipò a due concorsi per corsi universitari di tre anni alla Sapienza di Roma: uno in neuropsichiatria infantile e l'altro in terapia dell'apparato motorio-fisioterapia. Li vinse entrambi. Prese parte a quello di fisioterapia ottenendo alla fine del triennio un bel 110 e lode. Dal 1980 lui e sua moglie, logopedista, hanno messo su famiglia e a me sembrano felici.
Sono stato al solito un po' prolisso ma l'ho fatto per dirti come mi sono comportato io: le decisioni gliele ho lasciate prendere sempre a lui.
Serene', io credo che tuo figlio abbia la testa sulle spalle e sappia quello che vuole fare. Altro non saprei dirti. Veramente una cosa te la dico: un saluto caro a te, a tuo figlio, a peggy e ad asia.

UIFPW08 ha detto...

scelte forti...Ciao serena..

Roberta ha detto...

.....bellissima poesia, non la conoscevo!
Mi sono scontrata con tutta la mia famiglia per poter realizzare i miei sogni.......proprio non hanno accettato le mie scelte....peccato!!!
Prego ogni giorno che ciò non avvenga con mio figlio.....che spesso risponde a mie osservazioni in questo modo:
Mamma ci sono io nel mio corpo......ha undici anni non ancora compiuti, spero che il suo futuro gli offra dei genitori capaci di accettare le sue scelte;)
Credo sia molto difficile accettare queste scelte, ma credo anche che sia arrivato a questa conclusione con meditazione......potrebbe essere che dopo una esperienza lavorativa ritorni sui suoi passi.....te lo auguro, ma auguro soprattutto di realizzare i suoi sogni, proprio come ho fatto io;))
Un affettuoso saluto serenella, roberta.

Viviana ha detto...

Buona sera Serenella, il mio sogno era quello di poter studiare e diventare una dottoressa ma finite le scuole dell'obbligo, mi e stato impedito di poter studiare ancora perchè i libri costano e la cultura non serve alle donne. La mia e una situazione diversa ma comporta sempre una decisione imposta dai genitori, troppe volte si vuole che diventino chissà chi senza ascoltare quello che veramente desiderano. Francuzza ha ragione, meglio spazzino felice che primario infelice. Saper fare i genitori comporta anche saper accettare ciò che non si condivide. Buona vita, Viviana

Annarita ha detto...

Amo molto questi versi di Gibran, che sento profondamente veri.

Non nè facile mettere in pratica il loro messaggio, ma è l'unica via percorribile.

Lo so che è duro accettare la decisione di un figlio che lascia l'università per andare a lavorare, ma sicuramente avrà avuto una sua motivazione profonda per farlo.

E allora non resta altro da fare che cercare di comprendere.

Cinzia ha detto...

Nn sono d'accordo Serenella...nn credo la scelta di un figlio determini la bravura o meno di una madre, assolutamente!
I figli devono essere liberi di scegliere, di spiccare il volo, l'importante è scelgano buone strade! A noi nn resta che accettare ciò che li rende veramente felici!
Un strucon,
CInzia

Anonimo ha detto...


Perchè farsene un problema?
Se la scelta di tuo figlio è meditata e non frutto di una qualche crisi personale, accettala con serenità.
Mio figlio (figlio unico di genitori entrambi laureati)ha fatto la stessa scelta del tuo un bel po' di anni fa'.Ha un ottimo lavoro presso un organismo internazionale(ce l'aveva già mentre dava i suoi esami all'Università), conosce ed usa correntemente tre lingue,oltre l'italiano, e a noi genitori sta bene così.Siamo orgogliosi di lui, molto orgogliosi.
Auguri di ogni bene
Madda

Anonimo ha detto...

Non sono madre, ma sono figlia.
E spesso non capisco perchè i miei genitori non vogliono accettare le mie decisioni!
Magari sbaglio, ma nella Vita tutto serve.
So che un genitore vorrebbe il meglio per i figli, ma a volte deve lasciarli sbagliare.Che poi, sbaglieranno? Chi lo sa.

Un bacione!

Lara ha detto...

Cara Serenella, posso capirti, ma in realtà mi trovo ad essere in perfetta sintonia con Francy274, con Viviana, con il Monticiano, con Andrea,con Gturs, ecc...
I figli vanno avvisati, messi sulla buona strada, poi ... la vita è la loro ...e,dobbiamo dimenticarci di essere mamme, a meno che non siano loro a cercarci.
Ti abbraccio con molto affetto.
Lara

Rosaria ha detto...

Ti capisco, ci sono passata, con Luca..lo so che lavora, ma non ho mandato giù che finito lo scentifico si è messo a lavorare nella società del cognato...Informatica...volevo che si laureassi come i i fratelli...

Tutti mi dicono che siamo stati fortunati per come vanno le cose oggi nel lavoro.

tre mesi fa e andato anche a Napoli all'università per prendere accordo per un sito da preparare ha spiegato ai studenti universitari come si prepara un sito...

Al ritorno da Napoli volevo sapere cosa aveva provato (per sondare il terreno, perchè spero sempre anche se so che il mio resterà solo un sogno) la sua risposta... fu nulla. e chiuse il discorso.

Se tuo figlio ha un buon lavoro che ama, non ostacolarlo, accetta, anche a malincuore come ho fatto io
altrimenti se ci fai "guerra" lo perdi...

Non leggere più questi versi non ti aiuteranno è pura e fredda teoria

I ragazzi, spesso cambiano idea ti auguro che avvenga al più presto questo cambiamento.

Serenè, ricordati sempre che la prima cosa è che stanno bene, il tempo, aggiusta tutto.

Un bacione al tuo cuore di mamma.

Anonimo ha detto...

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Lorenzo ha detto...

E' normale riporre le proprie speranze nei propri figli. Si pensa di farlo per il loro bene, e lo si fa nella maggior parte dei casi. Ma quando la scelta è netta e decisa da parte loro bisogna solo essere contenti. Decidere del proprio futuro è l'insegnamento migliore che un genitore possa fare ad un figlio.
Non preoccuparti, magari non è quello che volevi tu ma è quello che vuole lui.

serenella ha detto...

Angelo: finalmente un po' di tempo per rispondere ai vostri consigli. Certo, ci ha pensato tanto mio figlio. Non mi diceva niente per non dispiacermi. Ora il mio morale è più risollevato, perchè lo vedo sereno.

Luigi: l'esempio che posso dare a mio figlio? Anch'io ho mollato l'università dopo 11 esami, perchè ho sempre lavorato nella scuola, dal giorno, o quasi, in cui mi sono diplomata. Oggi, però, sono pentita di non aver preso la laurea, perchè avrei provato a passare alla scuola media. Gli ho trasmesso una grande onestà e un grande impegno nel lavoro. Anche suo padre.


Dark: concordo sulla grandezza di questi versi e ....si...i ragazzi hanno una gran personalità.


Francy: grazie per il tuo augurio. Si, sicuramente ha scelto una strada retta, perchè ora si ammazza di lavoro....ma, durerà questo lavoro? Anzi, mi chiedo come sia riuscito a trovarlo in un momento di crisi come questo.

serenella ha detto...

Franca: sempre equilibrata, nei tuoi consigli. Lo so che i figli non sono nostri, i miei due ragazzi me l'hanno fatto capire in mille modi. Grazie per la " grande mamma". Spero non si dica mai che sono "rompina".

Signora: ecco la validità dei vostri consigli. Mi aiutano a sentirmi meno sola!

Andrea: sei un gran padre, da quello che scrivi. Le tue parole le ripeto sempre ai miei figli...e vedo che vogliono metterle in pratica.


Aldo: sei stato chiarissimo! Oggi, in quei corsi, che ora sono diventate lauree brevi, è molto difficile entrare.Non c'è stato, comunque verso di convincerlo.

serenella ha detto...

Uif: scelte forti, certo. Che ti fanno crescere, insieme ai figli.


Roberta: grazie per il tuo augurio. Anch'io gli auguro di seguire i suoi sogni! Voleva diventare giornalista sportivo....


Viviana: mio marito è quello che sta soffrendo di più per questa scelta. E tutti quelli che lo conoscono, professori compresi.


Annarita: lo comprendo, lo appoggio e già da tempo non ne parlo più. Voglio che faccia chiarezza a se stesso.


Cinzia: beh, un dubbio, piccolo piccolo ti viene, come genitore. Soprattutto perchè per andare avanti, comunque dovrà studiare, magari per un concorso. Ma in quel caso, credo lo farebbe.

serenella ha detto...

Madda: grazie per la tua testimonianza. Si, anche lui conosce bene due lingue e s'impegna in quello che fa ora. E' diventato più spigliato, più sicuro.


Guernica: mi sa che sei l'unica figlia che ha commentato. E' vero, non è detto che i figli sbaglino. E lo so che in lui avevo proiettato i miei sogni....


Lara: per fortuna con i miei figli c'è un buon dialogo. Parliamo tanto di tutto. Lo so che sono ragazzi in gamba, che nella vita se la caveranno sempre.


Rosy: hai scritto un commento che mi rincuora. Al di là di tutto, l'importante è che stiano bene in salute.


DNAcinema: grazie per l'informazione. Si per lo scambio di link.


Logos: accolgo il tuo consiglio, come quello di tutti gli altri, perchè so che mio figlio ci ha pensato ed è stato anche male, prima di mollare tutto.


Ringrazio davvero tutti per i commenti, poichè mi hanno aiutata a non sentirmi snaturata, quando ho detto ad Antoni: ok, fa' come credi. Mi chiedo solo, come si riesca a trovare lavoro in un momento così difficile.

Vi abbraccio tutti con affetto.

riccardo uccheddu ha detto...

Non ho ancora figli così grandi, che possano quindi compiere scelte così controverse e dolorose... per un genitore.
Ma penso che la vita sia un grande mare e che l'amore tra figli e genitori faccia parte di esso.
All'interno di tale mare, si trovano anche le scelte dei figli.
Set u, come credo, hai dato loro amore, le scelte che farano li renderanno felici. Comunque.
Ciao

serenella ha detto...

Riccardo. si, penso di dar loro tanto amore. In effetti, la scelta che Antonio ha fatto, me l'ha comunicata lentamente...nel modo più indolore possibile.

Alessandra ha detto...

Ciao Serenella,
la poesia di Gibran mi richiama sempre alla verità su noi stessi ed i nostri figli.
Vorremmo che non sbagliassero, che avessero la saggezza dei nostri anni.
Ma se non sbagliano con le loro mani, come fanno a crescere, a responsabilizzarsi? Rimarrebbero sempre bambini incapaci di prendere le loro decisioni, giuste o meno, e di assumersi le responsabilità delle loro azioni, positive o meno.

Per fortuna molti sbagli non sono fatali, possono essere corretti anche dopo anni, se il figlio si rende conto di avere sbagliato.

Ma ha sbagliato? Chi di noi sa qual'è la vita che è chiamato a vivere? E per quel destino che è chiamato ad abbracciare, chi di noi sa qual'è la strada giusta?

Io affido sempre i miei figli alla Mamma che è in Cielo: Lei sa guidare me e loro nella nostra vita.

Un bacio e buone vacanze.
Alessandra

serenella ha detto...

Grazie per le tue parole Alessandra. In effetti nessuno di noi può stabilire cosa è giusto.

Io li affido a chi è lassù. Anche alla Mamma celeste, che li aiuti ad andare per la strada giusta.

Buone vacanze anche a te.

Markitos ha detto...

Ciao,
sono una figlia e ti posso assicurare che a 23 anni la penso esattamente così!
Ho girato tutto il web x trovare qualche frase che avvalorasse la mia tesi e ti faccio i complimenti x questo blog!
In più, ti chiedo l'autorizzazione di poter pubblicare su facebook la poesia con l'immagine della madre e la bambina.
Un ringraziamento particolare,
Alessandra.

serenella ha detto...

Grazie, cara ragazza. Certo che puoi, non sono parole parole mie ma del grande Gibran. In bocca al lupo per tutto.