Ed è qui che io abito,nel centro del mio giorno
con i piedi per terra e mare tutto intorno.
mercoledì 3 giugno 2009
Quasi una recensione
Sfogliavo, in libreria, l'ultimo libro della Mazzantini,"Venuto al mondo", e cautamente pensavo che non l'avrei acquistato, perchè sapevo già che mi avrebbe troppo coinvolta, come sempre,e questo non era il momento giusto...
Volevo solo regalarmi pensieri leggeri, positivi....
E poi l'ho acquistato e letto lentamente, sottolineato, riempito di appunti, pensieri, perchè racchiudeva tante problematiche e, spesso la sera m'addormentavo inquieta e con tante domande che mi frullavano nella testa: "Perchè tanto dolore... "
"Venuto al mondo" è la storia di un amore nato a Sarajevo, duante le Olimpiadi invernali del 1984. Un amore che attraversa i personaggi, gli anni, la guerra.
Già, una guerra a due passi da casa nostra, dall'altra parte dell'Adiatrico, quasi ignorata da noi.
Ma è anche la storia di una maternità mancata, della ricerca,quasi ossessiva di un figlio. La storia di tanti altri bambini, del bambino blu, che è il simbolo di quella guerra assurda come assurde sono tutte le guerre.
Terminare la lettura di questo libro e non sentirsi feriti è davvero impossibile: il romanzo riesce a lacerare, a sconvolgere, a denudare ogni falsa coscienza, a buttarci in mezzo al dolore e al male assoluto senza offrire ripari. Ma il messaggio che ogni lettore, pur segnato da cicatrici e sensi di colpa, alla fine porta con sé è l’idea che anche dall’orrore possa nascere qualcosa, che uno spiraglio di speranza rimanga sempre aperto.
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19 commenti:
La speranza è il respiro più lungo che l'umano possa fare.
La speranza è l'unica forza che ci aiuta a vivere. Io credo che Dio,fornendoci di questo astratto senso,ci abbia fatto il dono più grande che possa esistere.
Rifletto,su questo tuo post...
In fondo non è importante che quello che speriamo avvenga o accada...ma "lo sperare in sè"...che ci fa andare avanti,che ci fa credere in noi e nella vita e che ci fa sognare...Neanche i sogni avrebbero motore,se non fossimo forniti di questa parola,di questa strana cosa o sensazione...la "speranza". Il mondo è pieno di brutture senza senso che mirano a privarci di questa parola...le guerre,tra le più atroci mostruosità umane.
Ed anche se poche cose,nell'arco di una vita si avverano o riusciamo a costruire, a raggiungere...ciò che conta davvero e non smettere mai di vivere,pensando che forse,un giorno,quello che desideriamo,accada.
E quindi,il non smettere mai di sperare.
Un abbraccio cara amica, sei sempre introspettiva e profonda.
una quasi recensione che mi ha incuriosito...grazie.
a presto,
cenere
mi spiace lei mi sta sulle scatole, la trovo supponente, ho letto a suo tempo non ti muovere
e anche se qualcun'altro mi ha detto che il suo libro questo libro non è male
mi rifiuto di comprarlo
Un libro che non comprerei perchè l'effetto che ha fatto a te, lo farebbe molto di più a me. Buona vita, Viviana
mi hai incuriosito...anche se in questo momento ho voglia di cose leggere...
una recensione...senza quasi! lo prenderò!
un abbraccio a te e alla piccola cucciola Asia!
Spiacente di deluderti, ma non sono riuscito a leggere il primo, anche se la riduzione cinematografica (strano) mi è piaciuta molto, ma è un altro linguaggio.
Non mi ispira riprovare: magari se ne fanno un film ...
ciao serenella,
è una scrittrice eccezionale, posso capirti
un abbraccio
Ciao Serenella
Come stai?
Stefano di Semplici Conversaioni
un abbraccio in velocità....sempre Bianconiglio!!1
spero arrivi presto luglio....
Non conosco l'autrice. Vedo che il racconto ti ha parecchio coinvolto, perciò la lettura del libro deve essere interessante...
Sere, su questo libro ho letto recensioni entusiastiche ed altre da stroncatura.
Ne sono incuriosita. Durante le vacanze voglio leggerlo!
Un salutone
annarita
Ho letto sia questo che "Non ti muovere"...
A me la Mazzantini piace, anche se cmq ha un modo di scrivere molto particolare...
Ciao Serenella, buon w.e.-
Cinzia
X darksecretinside...ma quale speranza, la speranza nn esiste, l'unica speranza è nella morte.
Nella vita nn bisogna sperare, bisogna combattere, è l'unica e breve occasione che abbiamo per diventare "generali"
ciao sere
@ Miki:
Sono daccordo con te tranne che per l'uso del verbo combattere, preferisco lottare.
Chi combatte lo fa solo per sè, chi lotta lo fa anche per gli altri.
Concordo sul fatto che solo sperando non si cambia nulla, anzi si delega ad altri decisioni che devono essere anche nostre.
Dark: si, la speranza, o la fede, in un futuro migliore ci spinge davvero ad andare avanti. Diversamente saremmo finiti o cadremmo in depressione.
Cenere: certamente ti piacerà. Certo ti butta un po' giù.
Zefirina: questione di gusti. " NOn ti muovere" mi è tanto piciuto e anche " Zorro". Quest'ultimo è un po' lento, ma scritto bene.
Viviana: hai ragione. A me ha fatto male assai!
Signora in r: se hai voglia di cose legere, stanne alla larga. E' un tantino triste!
Sa: grazie per l'abbraccio alla mia adorabile cucciola. Buona lettura!
Luigi: "Non ti muovere" è una bella storia. Anche il film, che ho visto dopo.
Giordan: concordo sull'ECCEZIONALE.
Stefano: tutto bene, grazie.
Franca: coraggio, stringi i denti!
Angelo: si, la lettura mi ha coinvolta parecchio.
Annarita: buona lettura, allora!
Cinzia: è proprio il suo modo di scrivere che mi piace!
Miky: sei un po' giù, stasera?
Logos: mi hai fatto riflettere tu, stasera, sull'uso del verbo combattere. E' vero quello che dici.
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