Ed è qui che io abito,nel centro del mio giorno con i piedi per terra e mare tutto intorno.

giovedì 8 ottobre 2009

Cos'è il lavoro?



Il lavoro è amore rivelato.

E se non riuscite a lavorare con amore,
ma solo con disgusto,
è meglio per voi lassciarlo e seduti,
alla porta del tempio,
accettare l'elemosina di chi lavora con gioia.




Perchè se cuocete il pane con indifferenza,
voi cuocete un pane amaro,
se non potrà sfamare l'uomo del tutto,
e se spremete l'uva controvoglia,
la vostra riluttanza distillerà veleno nel vino.




E se anche se cantate come angeli,
ma non amate il canto,

renderete l'uomo sordo
alle voci del giorno e della notte.




da "Il profeta" di Gibran




Ho imparato da mio padre ad amare il lavoro. Papà era un capo cantiere edile...muratore, dall'età di 16 anni. Ha lavorato con tenacia, senza mai lamentarsi della fatica. Mai un giorno d'assenza, pochissimi giorni di ferie all'anno. Si alzava prestissimo al mattino, accendeva i camino e leggeva i miei libri, perchè lui non aveva potuto studiare, per lavorare e mantenere la sua famiglia d'origine.
Poi preparava il caffè e lo sentivo, dalla mia camera da letto, girare lo zucchero e fischiettare felice.
Poco prima di recarsi al lavoro, svegliava me, perchè dovevo andare a scuola, poi perchè studiavo all'università e, infine, perchè dovevo insegnare in una scuoa non vicinissima.
Quel suo risveglio sempre dolce...mi dava la carica per affronare nella giusta maniera la giornata.

Mi diceva che lavorare era il suo modo per pregare il Signore e ringraziarlo per quello che gli dava.

Le sue mani erano sempre ruvide, piene di calli, arrossate dal freddo. Solo quando si è ammalato, ho scoperto che aveva mani lunghe, lisce, bianche.

Il suo esempio è la mia forza...

13 commenti:

ELisa ha detto...

"Mi diceva che lavorare era il suo modo per pregare il Signore e ringraziarlo per quello che gli dava."

Buona sera serenella, molto bello questa tua pensiero, fa riflettere, e mentre ti leggevo, ricordavo alla mia mamma... niente da fare la generazione dei nostri genitori hanno cercato di inculcare il vero valori della vita.. chè piano sta sparendo strada facendo. E mi dispiace tanto.
Grazie per queste belle pensieri e per dimostrare la mia stima e affetto ti prego di accettare un pensiero per te nel mio blog A come ...Amicizi :-)
serena notte a te, lisa

il monticiano ha detto...

Mi ha molto commosso leggere questo tuo post nel quale descrivi il bel ricordo di tuo padre che dev'essere stato un ottimo genitore per avere una figlia come te. La frase che mi ha colpito di più è stata quella in cui hai detto
"ho scoperto che aveva mani lunghe,
lisce,bianche...", malgrado il mestiere che faceva.
Ti dico il perchè: mio padre non aveva potuto ottenere a suo tempo un posto fisso per via che non aveva la tessera del fascio e allora ha fatto sempre dei lavori in cui doveva camminare quasi tutto il giorno a piedi e a lungo andare erano diventati un martirio per lui. Quando morì, prima che chiudessero la bara, io gli baciai i piedi. Le sue sofferenze ci hanno permesso di vivere. Scusa se ho incluso un mio ricordo personale.

Gianna ha detto...

Serenella, nobili pensieri i tuoi!

la signora in rosso ha detto...

sono commossa, la descrizione del tuo risveglio associato al rumore del cucchiaino che mescolava lo zucchero nella tazza del caffè è lo stesso mio ricordo... solo che mio papà andava in fabbrica a Porto Marghera.

zoé ha detto...

Cara Serenella,
è davvero così .. Grande insegnamento di Vita quello che tuo Padre ti Ha trasmesso, ho letto con piacere il tuo post e mi ritrovo pienamente in ciò che dici. Del resto,tutto ciò che facciamo in qualche modo poi tornerà indietro, in modo insipiegabile ,perciò meglio farlo bene, meglio mettere l'Amore in tutto ciò che facciamo perchè quell'Amore tornerà a Noi ...
Un Abbraccio :)

Sonia Ognibene ha detto...

Questo ricordo di tuo padre è struggente.
Peccato che io non abbia ricordi simili.
Ma questa è un'altra storia...
Ti abbraccio.
Sonia

Anonimo ha detto...

parole che toccano il cuore...come sempre..non dico altro se non che scrivi n modo speciale..un bacio anna

Anna ha detto...

Bellissimo post.Mi ha colpito molto,leggendo di tuo padre ho ricordato il mio,che solo ora,dopo anni dalla sua scomparsa,comprendo e rimpiango.Felice domenica.

ink ha detto...

dolcissimo ricordo serenella , di una tenerezza infinita

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

MI RIFACCIO ALLA PRIMA STROFA, QUALCUNO QUESTA MATTINA HA ACCETTATO LA MIA ELEMOSINA.
IO SONO DI UNA GENERAZIONE ANTEGUERRA.
PER ME LAVORARE, SIA PURE UN LAVORO ASPRO COME DIRIGERE UN CARCERE, E' STATO CONNATURALE.
MIO PADRE ERA UN AGENTE DI CUSTODIA POI TRANSITATO AL RUOLO CIVILE, UN GRAN LAVORATORE.
P.S.: C'E' QUALCHE IMPERFEZIONE NELLA DIGITAZIONE DELLE PAROLE, MA NON TURBA LA SPECIALITA' DI QUESTA TUA RIFLESSIONE.

Pupottina ha detto...

rispondo: sì ti consiglio di leggerla tutta la trilogia ... e di gran lunga i libri sono migliori dei film, anche perché questi ultimi sono svedesi e quindi siamo poco abituati al loro modo di fare cinematografia ed alle loro tradizioni... chissà come saranno i film sui tra libri che farà presto Quentin Tarantino.... suppongo ci sarà molta più azione, un cast strepitoso e tanti effetti speciali...
buona domenica ^__________^

Cinzia ha detto...

Post veramente bello, Serenella, molto commovente...
Cinzia

Francy274 ha detto...

Che strano, anch'io come Te ho notato la lunghezza delle mani di mio Padre ora che è anziano e malato. Lui ha lavorato, come il Tuo nel campo edilizio, faceva il tecnico.
Eravamo in Sivzzera, instancabile, forte, un uomo di una tempra che a me pareva invincibile.Molto stimato e ricercato, per la sua serietà, instancabilità e correttezza.
Di Lui ho imparato il coraggio, la determinazione e la passione per il lavoro dando sempre il meglio senza mai stancarmi.

La riflessione di Aldo su suo Padre mi ha messoo i brividi, non starà tornando quel triste periodo in Italia? Speriamo di No !

Bel post, Serenella, un omaggio a chi da Noi tutto merita.
Buona Giornata.