....L'ho incontrata, una sera:una macchia più chiara,
sotto le stelle ambigua,
nella foschia d'estate.
Era intorno il sentore di queste colline,
più profondo dell'ombra, e
d'un tratto suonò
come uscisse da queste colline,
una voce più netta e aspra insieme,
una voce di tempi perduti.
Qualche volta la vedo,
e mi viene dinanzi
definita, immutabile, come un ricordo.
Io non ho mai potuto afferrarla:
La sua realtà ogni volta mi sfugge
e mi porta lontano.
pavese
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