Ed è qui che io abito,nel centro del mio giorno con i piedi per terra e mare tutto intorno.

sabato 29 settembre 2012

Dopo di me non sarà più la stessa cosa, fidati. Non ho nessuna pretesa. Non ho nessuna particolarità. Gli occhi sono marroni, non ho mai la risposta giusta al momento giusto, i miei capelli sono insignificanti. Dopo di me, però, non sarà più la stessa cosa per te. Come faccio ad esserne certa? Ti sei guardato in giro?Di persone che amano come me ce ne sono rimaste poche, e di questo sono sicura. Tu sei pazzo di me. Adesso puoi anche andartene, e lo farai. Vattene, tanto mi sognerai per sempre. Per te non sarà più la stessa cosa, dopo di me. Magari non mi ami, ma questo non vuol dire niente. Trovami una che ti guarda negli occhi come ti ci guardo io.

Susanna Casciani

domenica 23 settembre 2012

Per un amico che non c'è più



Dunque non ti ho detto addio
amica mia mia amica
e ora visiti le stanze
con andatura lieve
meno di una danza.
Sei aria che sorride,
che mi circonda amorosa
il buio tra le spalle,
sei soffio sul viso
tutta sorriso sei,
e sole insieme
guardiamo le foglie
piovere nel vento
della città operosa.
Sospesa per entrambe
l’indaffarata corsa
verso le infinite misture
del nulla,
lo abitiamo con pazienza:
i suoni che non giungono,
quelli già giunti e poi svaniti
sono nostra
costante compagnia,
che importa quello che si è detto,
è così bruciante ora
accoglierci senza tocco
nel telefono che non suona
nel messaggio che non arriva.

Livia Chandra Candiani

mercoledì 19 settembre 2012

Una nota di dolcezza

LIBERO


Ti inseguo
mentre voli lontano
tra sentimenti
che non ho mai
sconosciuto.
Sento
il canto intenso
dei nostri sguardi
che si agita in noi.
Soffoco:
in quell'attimo
guardo nei tuoi occhi,
ed affondo
in quel bagliore
dell'anima
che accende i cuori
dipingendo la vita
d'amore.
E tu, allora,
mi liberi
con un bacio.

NICOLA SCARPA


E si sa che sono ammalata di romanticismo.

lunedì 17 settembre 2012

Filastrocca dei colori

C’era una volta un paese lontano

dove i colori si davan la mano.

Tra tutti il rosso era il più piccolino

e l’arancione gli stava vicino.

Rideva forte il giallo brillante

e il verde lì accanto parlava alle piante.

Alti nel cielo l’azzurro ed il blu

guardavan la terra e stavan lassù.

Più grande e più scuro degli altri era il viola,

ma i sette sembravano una cosa sola

e chi li vedeva nel cielo sereno

diceva: “Guardate, c’è l’arcobaleno!”

venerdì 7 settembre 2012

"Ognuno lascia la sua impronta nel luogo 

che 

sente appartenergli di più."

 
Haruki Murakami.





Le mie impronte , la mia voce, il mio respiro, li ho lasciati lì, in quella casa che tanto ho amato e che ha condizionato la mia esistenza.

giovedì 6 settembre 2012

Quasi una preghiera

Non credo
al diritto dei più forti,
al linguaggio delle armi,
alla potenza dei potenti.
Voglio credere
ai diritti dell'uomo,
alla mano aperta,
alla potenza dei non-violenti.
Non credo
alla razza o alla ricchezza, ai privilegi,
all'ordine della forza e dell'ingiustizia:
è un disordine.
Non credo
di potermi disinteressare
a ciò che accade lontano da qui.
Voglio credere
che il mondo intero
è la mia casa e il campo nel quale semino,
e che tutti mietono ciò che tutti hanno seminato.
Non credo
di poter combattere altrove l'oppressione,
se tollero l'ingiustizia qui.
Voglio credere
che il diritto è uno,
tanto qui che altrove,
che non sono libero
finché un solo uomo è schiavo.
Non credo
che la guerra e la fame siano inevitabili
e la pace irraggiungibile.
Voglio credere
all'azione semplice,
all'amore a mani nude,
alla pace sulla terra.
Non credo
che ogni sofferenza sia vana.
Non credo
che il sogno degli uomini resterà un sogno
e che la morte sarà la fine.
Oso credere invece,
sempre e nonostante tutto,
all'uomo nuovo.
Oso credere al tuo sogno, o Dio,
un cielo nuovo, una terra nuova
dove abiterà la giustizia

Dorothee Solle