Ed è qui che io abito,nel centro del mio giorno con i piedi per terra e mare tutto intorno.

martedì 30 dicembre 2008

Il Dio delle piccole cose


...... e l'Aria era piena di Pensieri e di Cose da Dire. Ma in momenti simili

vengono sempre dette solo le Piccole Cose.

...le grandi cose si acquattano dentro , non dette.




sabato 13 dicembre 2008

Quelle come me....


Quelle come me, restano da sole,

senza volerlo.

Gli altri... quelli a cui avresti messo il cuore tra le mani,

senza volerlo, se ne vanno.

E tu resti da sola.

Quell'uomo a cui avresti dato il mondo intero se solo avessi potuto...

Senza volerlo, magari senza un perche', se ne va per la sua strada.

E tu, resti da sola.

Quelle come me,

che parlano senza parlare, che ti guardano

e ti lasciano la foto dentro il cuore,

io, non so dire il perche' ma restano da sole.

Son donne fuori moda,

san fare tante cose o forse nulla, e sanno volersi bene poco...

..anche tu senza volerlo le lascerai da sole.




Questi versi, bellissimi, sono un regalo di Aria.... Grazie.

lunedì 8 dicembre 2008

Per te, che non ci sei più, già da un anno.



Aspetto d'incontrarti

in un punto del tempo

per tenderti la mano

e sentire il tuo affanno

colmare il vuoto

del mio inseguimento.

Urrasio 

mercoledì 26 novembre 2008

Il filo


Cercherò di non perdere il filo del discorso in questa improbabile, quanto assurda disquisizione sul "filo".
Tutta la nostra vita è una fitta rete di fili , intessuti da una mano superiore che quei fili lì, li tira a suo piacimento, li intreccia e li annoda ad altri fili...

Filo...filo, cos'è il filo? E' quel manufatto che serve per tessere, cucire, che può essere allungato, sottile, di cotone, di seta, di nailon, semplice, doppio, ritorto, lucido, usato,vegetale, animale, metallico, filo con il quale, comunque e ovunque, ti senti legato a qualcuno perchè c'è un forte legame affettivo o d'interesse, e, se quel qualcuno ti dà filo da torcere, ti senti in un equilibrio instabile, perchè sei attaccato solo a un filo sottile, che rischia di spezzarsi.

E che dire del filo d'erba, tenero, indifeso, tra i tuoi capelli, allora fili d'oro, di quando avevi vent'anni e ti sedevi sul prato con quel ragazzo che ti faceva il filo e ti faceva vivere appesa al filo del telefonoe...dopo trent'anni sei ancora qui a chiederti se quel filo s'èmai spezzato o vi tiene legati in modo indissolubile come una preziosa filigrana.

E il filo di perle...quello che ti è stato regalato a cinquant'anni, come status della "signora arrivata"(dove?) con qualche filo argenteo tra i capelli, che ha smesso di camminare sul filo del rasoio e fa tutto per filo e per segno, senza più incertezze errori, che gestisce tutte le questioni a filo di logica; in famiglia,sul lavoro, in amicizia...

...Che ha smesso da tempo di essere filocomunista, che non sarà mai filoamericana e che filosofeggia con un filo di voce che il bandolo del filo, del suo filo... non l'ha ancora trovato...se mai lo troverà.


domenica 19 ottobre 2008

Essenza

Se ami,
devi amare forte.
Se odi,
devi odiare.
La mezza via non esiste.
Il confine tra odio e amore
è sottile,
di seta finissima.
Trasparente come l'acqua del mare.
Invisibile.
E' questa la mia essenza,
il mio modo di vivere,
passionale,
senza un minimo di equilibrio.

sabato 18 ottobre 2008

GOMORRA

"Comprendere cosa significa
l'atroce, non negarne l'esistenza,
affrontare spregiudicatamente la realtà".

hannah arednt


Sono certa che queste parole
abbiano animato Roberto Saviane a percorrere
l'incredibile e sconvolgente viaggio
nel mondo affaristico e criminale
della camorra.
Ed è proprio questa denuncia,
forte e coraggiosa,
che ora lo porterà lontano dall'Italia.
A me dispiace questa sua scelta
lacerante ma necessaria,
per vivere una vita più normale.
Saviane, appassionato della vita
e della verità,
merita un Paese, il suo,
nel quale vivere alla luce del sole
in un clima di Legalità,quella stessa Legalità
alla quale tutti aneliamo.

domenica 5 ottobre 2008

Che strano trovarsi davanti ad una pagina bianca e potersi raccontare.
E magari, nel raccontarsi, far emergere le proprie debolezze, i propri sogni e mettere ordine in quel guazzabuglio che chiamano inconscio.
Pero' questo foglio bianco, anche se elettronico, mi crea un attimo di inquietudine....di paura. Saro' sincera? Saro' capace di scrivere davvero solo per me, oppure entrero' in quel terribile meccanismo che afflige tutti i bloggers, di trovare consensi, di piacere a chi ti legge?
Spero proprio di no.
Come scriveva Anna Frank, nel suo diario, tristemente noto:
spero di raccontarti tutto di me, senza ansie, cosi', sinceramnte
e senza riserve mentali.