Ed è qui che io abito,nel centro del mio giorno con i piedi per terra e mare tutto intorno.

mercoledì 28 marzo 2012

Donna in fila alla cassa del martedì



Quanti pensieri rimangono fra i capelli,
in quel sorriso lento come un frutto maturo?

Ti affretti in un tempo spento e sottile
che non comprendi,
mentre senti diverso l’amore,
come buccia di luce
avvolge
l’arancio
del sole.

 [da "Parole povere", Linee Infinite edizioni]

Anna Martinenghi





martedì 20 marzo 2012

La fine della scala


… Sono passati dei giorni senza incontrarci.
Tu sei la’, dietro il traguardo dei sogni,
in un orizzonte circondato di ignoto.
E io cammino, e vedo, e dormo,
consumando i miei giorni e trascinando il mio dolce domani,
che fugge verso il passato perduto.
I sospiri consumeranno i miei giorni finche’ tu torni?


 Di Nazik al-Malaika, poetessa contemporanea



domenica 18 marzo 2012

Ritratto di mio padre

Io ho quasi un ritratto del mio caro padre, nel tempo,
ma il tempo se lo porta via.
Mio padre nel giardino della nostra casa,
mio padre, tra i suoi libri, che lavora.
Gli occhi grandi, l'alta fronte,
il viso scarno, i baffi lisci.
Mio padre scrive,
medita, sogna, soffre, parla forte.
Passeggia, oh padre mio, ancora
sei lì e il tempo non ti ha cancellato!
Oramai sono più vecchio di te, padre mio, quando mi baciavi.
ma nel ricordo, sono anche il bimbo che tu conducevi per mano.

 Antonio Machado, Poesie, Mondadori


....eri

Eri con me all'osteria e al supermarket
nei giorni che la vita se ne andava
e in quelli che, come il mare,
tornava.
Eri la luna,
una sonata per piano di Schumann,
un occhio di lince,
la posidonia che tenera s'avvinghia,
le albe che venivano dopo l'insonnia,
eri sempre là dove t'aspettavo,
eri la pelle di cui non si può fare a meno,
eri nelle cose

e dentro di me

ti ho attesa da sempre


Luther Blisset

venerdì 16 marzo 2012

Quel che ho perduto...



Di tutto il mondo mi ero innamorata, non di te. Lo scoprivo nuovo, interessante, ricco. Per questo soffro... Non per averti perso. Altro ho perduto - il mondo intero.

 Blaga Dimitrova

giovedì 15 marzo 2012

Sull'attesa

Mi chiedo dell'attesa o dell'assenza di attesa. Non puoi attendere se non uno che ti ha occupato il cuore. Per una sorta di innamoramento. Lo attendi resistendo alla bruttezza e alla mediocrità, lottando contro l'ingiustizia e la menzogna. Anche in assenza di risultati. E quando verrà, sarà chiaro dove stava la bellezza della vita. Se nell'egoismo o nell'amore. Verrà. Lottando contro ogni forma di asservimento interiore ed esteriore. Brillerà la Tenerezza, dopo stagioni di dominio ed arroganza. Verrà - dice il cuore.

Paola Zaccheo

domenica 11 marzo 2012

Consapevolezze

" Non si guarisce mai da ciò che ci manca, ci si adatta, ci si racconta altre verità. Si convive con se stessi, con la nostalgia della vita, come i vecchi."
 

Margaret Mazzantini

 


giovedì 8 marzo 2012

Sono una donna


Nessuno può immaginare
quel che dico quando me ne sto in silenzio
chi vedo quando chiudo gli occhi
come vengo sospinta quando vengo sospinta
cosa cerco quando lascio libere le mani.
Nessuno, nessuno sa
quando ho fame quando parto
quando cammino e quando mi perdo,
e nessuno sa
che per me andare è ritornare
e ritornare è indietreggiare,
che la mia debolezza è una maschera
e la mia forza è una maschera,
e quel che seguirà è una tempesta.
Credono di sapere
e io glielo lascio credere
e io avvengo.
Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà
fosse una loro concessione
e ringraziassi e obbedissi.
Ma io sono libera prima e dopo di loro,
con loro e senza loro
sono libera nella vittoria e nella sconfitta.
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della mia prigione è la loro lingua
ma la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio
desiderio
e il mio desiderio non riusciranno mai a domare.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro proprietà
e io glielo lascio credere
e avvengo.

Joumana Haddad (1970) Libano

lunedì 5 marzo 2012

Ascolto la tua voce fra le cuciture di lana.


"Passeggio in uno spazio immenso e so
che tu ci sei, c’è questo fruscìo
che mi scalda. Ascolto la tua voce fra
le cuciture di lana"
(Inaya Jaber) 



sabato 3 marzo 2012

Quale allegria


Quale allegria
se ti ho cercato per una vita senza trovarti
senza nemmeno avere la soddisfazione di averti
per vederti andare via

quale allegria,

se non riesco neanche più a immaginarti
senza sapere se strisciare se volare
insomma, non so più dove cercarti

quale allegria,

senza far finta di dormire
con la tua faccia sulla mia
saper invece che domani ciao come stai
una pacca sulla spalla e via...
quale allegria,

quale allegria,

cambiar faccia cento volte per far finta di essere un bambino
con un sorriso ospitale ridere cantare far casino
insomma far finta che sia sempre un carnevale...
Sempre un carnevale.

Senza allegria

uscire presto la mattina
la testa piena di pensieri
scansare macchine, giornali
tornare in fretta a casa
tanto oggi è come ieri

senza allegria

anche sui tram e gli aeroplani
o sopra un palco illuminato
fare un inchino a quelli che ti son davanti
e son in tanti e ti battono le mani.

Senza allegria

a letto insieme senza pace
senza più niente da inventare.
Esser costretti a farsi anche del male
per potersi con dolcezza perdonare
e continuare.

Con allegria

far finta che in fondo in tutto il mondo
c'è gente con gli stessi tuoi problemi
e poi fondare un circolo serale
per pazzi sprassolati e un poco scemi

facendo finta che la gara sia

arrivare in salute al gran finale.
Mentre è già pronto Andrea
con un bastone e cento denti
che ti chiede di pagare

per i suoi pasti mal mangiati

i sonni derubati i furti obbligati
per essere stato ucciso
quindici volte in fondo a un viale
per quindici anni la sera di Natale...