Ed è qui che io abito,nel centro del mio giorno con i piedi per terra e mare tutto intorno.

lunedì 21 febbraio 2011

....non abbastanza

Pioviggina un po’
ma non abbastanza perchè si possa proprio
chiamarla pioggia
e noi lentamente ci bagnamo
ma non abbastanza perché valga proprio
la pena di parlarne
e un po’ ci innamoriamo
ma non abbastanza perché si possa proprio
chiamare amore.
(H. Nordbrandt)

domenica 20 febbraio 2011

Qualcosa ci è sempre mancato





Noi non ci conosciamo. Penso ai giorni
che, perduti nel tempo, c'incontrammo,
alla nostra incresciosa intimità.
Ci siamo sempre lasciati
senza salutarci,
con pentimenti e scuse da lontano.
Ci siam riaspettati al passo,
bestie caute,
cacciatori affinati,
a sostenere faticosamente
la nostra parte di estranei.
Ritrosie disperanti,
pause vertiginose e insormontabili,
dicevan, nelle nostre confidenze,
il contatto evitato e il vano incanto.
Qualcosa ci è sempre rimasto,
amaro vanto,
di non ceduto ai nostri abbandoni,
qualcosa ci è sempre mancato.


Vincenzo Cardarelli

sabato 19 febbraio 2011

La trombettina

Ecco che cosa resta
di tutta la magia della fiera:
quella trombettina,
la latta azzurra e verde,
che suona una bambina
camminando, scalza, per i campi.
Ma, in quella nota sforzata,
ci son dentro i pagliacci bianchi e rossi;
 c'è la banda d'oro rumoroso,
la giostra coi cavalli, l'organo, i lumini.
 Come, nel sgocciolare della gronda,
c'è tutto lo spavento della bufera,
la bellezza dei lampi e dell'arcobaleno;
nell'umido cerino d'una lucciola
che si sfa su una foglia di brughiera,
tutta la meraviglia della primavera.
 
Corrado Govoni

Haikù



Stupore:
una margherita si frange,
suono di mezzanotte.

 
Shiki (1867-1902)

giovedì 17 febbraio 2011

Il ricordo di un amico




Penso che nessun'altra cosa ci conforti tanto,
quanto il ricordo di un amico,
la gioia della sua confidenza
o l'immenso sollievo di esserti tu confidato a lui
con assoluta tranquillità:
appunto perchè amico.
Conforta il desiderio di rivederlo se lontano,
di evocarlo per sentirlo vicino,
quasi per udire la sua voce
e continuare colloqui mai finiti.

David Maria Turoldo 







Chissà se mi senti, se ascolti le mie parole, i miei muti soliloqui, i  tanti pensieri e i tanti momenti che ti dedico. Momenti muti, in cui le parole rimangono dentro di me, a farmi male, come il dolore sordo, ma persistente che si prova quando perdi qualcuno o qualcosa che ha rappresentato tanto per te.

lunedì 14 febbraio 2011

Febbraio

".... amo febbraio che rosicchia luce al sole,

lo trattiene di più giorno su giorno,

amo febbraio che risale l'orizzonte,

amo il pettirosso che ha resistito senza migrare al sud,

amo il mandorlo che apre il fiore bianco di pupilla e lo

sparge sull'erba scolorita dalla brina,

amo la vita che continua senza di me,

amo l'onda che passa a scavalcarmi,

amo spingo sul verbo amare...."



da " Il contrario di uno" di Erri De Luca                                                                    





domenica 13 febbraio 2011

E inizia un'altra settimana....

E domani incomincia un'altra settimana, dopo un fine settimana  che ha visto me e la mia famiglia mediamente sereni, quasi felici.
E' vero che  ho propinato a mio figlio maggiore un antibiotico scaduto...non è guarito, ma non ci sono stati grossi problemi.
E poi....il NAPOLI ha vinto e il partenpoeo in esilio, mio marito, galleggia felice, tre metri sopra il cielo.
Già lo so che sarà una settimana pesante lì, a scuola...Le schede da compilare, riunioni varie, intere giornate fuori casa ma....non devo lamentarmi perchè c'è chi non ha lavoro e gli insegnanti hanno due mesi di ferie....dicono.In molte scuole si lavora anche a luglio, ma questo è un dettaglio trascurabile.
Intanto, il nostro alunno disabile da diverse settimane non taglia solo i capelli alla collega di sostegno...Tenta strozzare un compagno, distribuisce calci a destra e a manca e...sputa dove capita.
Mi sembra di essere tornata in prima classe, quando davvero non sapevamo dove sbattere la testa...e pareva che fossimo noi le "sbagliate", le inadeguate.
Quello che mi preoccupa è che lui si diverte da morire; saltella felice per i lunghissimi corridoi della scuola, dopo aver diligentemente seguito tre ore di lezione...
Il suo problema ha un nome che, per motivi di privacy non posso qui rivelare ma, mi chiedo, la Gelmini, ministro della PI, queste cose le sa?
E' previsto che le insegnanti debbano correre per i corridoi, schivare gli oggetti che ti lancia, i calci e tutto il resto?
Certo c'è l'insegnante di sostegno ma...un bambino disabile è un bambino della classe e di tutte le insegnanti che ruotano intorno, preoccupate di integrarlo...nel gruppo classe.
La sua presenza ci ha messo spesso in crisi....ci interroghiamo, cercando continuamente interventi adeguati.
Ho imparato che con lui niente è valido. Ogni giorno devi essere pronta a fronteggiare situazioni nuove.
Spesso mi chiedo cosa sarà di lui, quando uscirà dalla nostra scuola, dove almeno siamo tutti intorno a lui.


venerdì 4 febbraio 2011

gli amori impossibili

Ho passato con lui tutta la vita. Stava con me anche quando non c'era. Nella mia testa io dormivo con lui e con lui mi risvegliavo la mattina. In tutti questi anni non ho mai cessato di amarlo. E' stata  una cosa bella ma insopportabile. Gli amori impossibili non finiscono mai, sono quelli che durano per sempre.
Dal film "MINE VAGANTI"





Gli amori impossibili si trasformano in desiderio eterno.

giovedì 3 febbraio 2011

Solitudini composte




















Da qui a sera avrò


tempo per dimenticarti,


o tutto il tempo


per uccidermi in un ricordo.


Da qui a sera,


saranno ore di primavera,


di solitudini composte


come fosse vero che eri e sei


il tempo che non torna.


Un pensiero a forma di te


muove, come fosse vento,


i rami e le foglie.


Starti dentro in eterna distanza,


osservarti andare


mentre io, solo per sopravviverti,


a me,solo a me,


nel silenzio della pietra


e nel dove dell'acqua


ritorno.

                                                                                                                                               
                                                                                                                           beatrice niccolai


Troppo belli questi versi per non postarli. Li sento anche tanto miei, soprattutto quando affermano che "sei il tempo che non ritorna".

Forse più che il pensiero di un amore lontano nel tempo, sul far della sera, mi accompagna la consapevolezza che nulla può tornare.....che la nostra è una distanza incolmabile, eterna, appunto.



martedì 1 febbraio 2011

Guarda l'alba



e come canta Carmen Consoli: " .....persino il dolore più atroce, si addomestica."

Mi sto esercitando.....