Ecco, volevo dirvi...che non sono solo quella che in questo periodo racconta di eventi dolorosi e non proprio piacevoli.... La mia vita è piena anche di bambini, piochè insegno e con loro riesco a dimenticare quello che non gira per il verso giusto.
Quando non vado a scuola, li sogno i miei alunni, le mie piccole pesti....perchè mi mancano.
Mi manca il loro vociare, i loro sguardi divertiti, quando li faccio ridere, interessati e assorti, quando apprendono qualcosa di nuovo, sognanti, quando racconto una storia, una fiaba.
Quando hanno superato la seconda primaria (ora si dice cosi': eredita' della riforma Moratti),con loro si crea un rapporto di complicita'. Non sei solo la loro maestra, ma la confidente, una amica
piu' grande a cui fare le domande piu' assurde, con la quale scambiare opinioni su letture, problemi di attualita'. Una adulta strana, perche' pronta a buttarsi a terra con loro, per dipingere un enorme scenario, a seguirli nell'esplorazione degli angoli nascosti del proprio paese.
Naturalmente questa adulta, che non è piu' giovanissima, come quando ha incominciato, è, comunque, sempre la loro maestra esigente, che non si accontenta di un testo rabberciato alla meno peggio, che li vuole sempre pronti e che ripete cento, mille volte al giorno, di non accontentarsi, di andare,sempre,
oltre la semplice conoscenza delle cose,
di scrivere possibilmente in italiano corretto,
di farsi capire, di battersi per quello in cui credono...
E mi prendono alla lettera...
In terza un alunno, che era la personificazione della curiosita', mi chiese, parlando delle prime forme di vita sulla terra, quale fosse la vita sessuale delle scimmie antropomorfe.
Quando arrivano in quinta, congedarsi da questi ragazzi, perchè non sono più bambini, è destabilizzante.
Essi, dopo pochi mesi, sono travolti da nuove esperienza scolastiche, cambiano fisicamente...un po'....mi dimenticano; e io, come dire, sono tra coloro che son sospesi...tra i "vecchi" e i nuovi bambini che arrivano in prima, pieni di entusiasmo, di voglia di imparare....
E' la vita che continua, che pero' salva almeno quello che di vero si è costruito nei rapporti umani.
Mi manca il loro vociare, i loro sguardi divertiti, quando li faccio ridere, interessati e assorti, quando apprendono qualcosa di nuovo, sognanti, quando racconto una storia, una fiaba.
Quando hanno superato la seconda primaria (ora si dice cosi': eredita' della riforma Moratti),con loro si crea un rapporto di complicita'. Non sei solo la loro maestra, ma la confidente, una amica
piu' grande a cui fare le domande piu' assurde, con la quale scambiare opinioni su letture, problemi di attualita'. Una adulta strana, perche' pronta a buttarsi a terra con loro, per dipingere un enorme scenario, a seguirli nell'esplorazione degli angoli nascosti del proprio paese.
Naturalmente questa adulta, che non è piu' giovanissima, come quando ha incominciato, è, comunque, sempre la loro maestra esigente, che non si accontenta di un testo rabberciato alla meno peggio, che li vuole sempre pronti e che ripete cento, mille volte al giorno, di non accontentarsi, di andare,sempre,
oltre la semplice conoscenza delle cose,
di scrivere possibilmente in italiano corretto,
di farsi capire, di battersi per quello in cui credono...
E mi prendono alla lettera...
In terza un alunno, che era la personificazione della curiosita', mi chiese, parlando delle prime forme di vita sulla terra, quale fosse la vita sessuale delle scimmie antropomorfe.
Quando arrivano in quinta, congedarsi da questi ragazzi, perchè non sono più bambini, è destabilizzante.
Essi, dopo pochi mesi, sono travolti da nuove esperienza scolastiche, cambiano fisicamente...un po'....mi dimenticano; e io, come dire, sono tra coloro che son sospesi...tra i "vecchi" e i nuovi bambini che arrivano in prima, pieni di entusiasmo, di voglia di imparare....
E' la vita che continua, che pero' salva almeno quello che di vero si è costruito nei rapporti umani.
18 commenti:
I bambini sono il riscatto della vita non vissuta appieno un bacio:)
Si, Ilaria. Sono molto fortunata con il mio lavoro.
che carina.. ti ci vedo come professoressa hai un grande cuore e loro ti volerano tanto o più come li vuoi tu^^..
buona serata
Ci vuole dedizione e pazienza e sono sicura che tu sei una grande maestra!
Un bacione cara
Grazie Vane, grazie Kylie...ci provo a far bene il mio lavoro....
Non ti dimenticheranno mai. Io non dimetico il mio. A lui devo piu' che molto, tutto! Abramo il suo nome, lo voglio dire.
Voi siete per noi il primo punto di riferimento. Siete Dio. L'ha detto il Maestra, la maestra... E non si discuto.
E tu sarai sempre una bimba, perche' sei tra loro.
Si sente la tua grande passione
Fortunati i tuoi binbi.
Ciao Serenella.
C'e' speranza per il Sud, io sono ottimista.
Un abbraccio
Saba...almeno loro non mi dimenticheranno. E mi fa piacere, perchè parte della mia vita la trascorro con loro. Dici che c'è speranza per il sud. Io ci vivo qui, con i miei figli...per loro è difficile e parlano del nord come "la terra promessa", che risolverà i loro problemi. Tremendo, vero?
Un pò di te rimarrà sempre, per sempre in loro.
Ciao cara, buondì.
Non so se ti ho mai detto quanto vedo il lavoro d'insegnante un lavoro di grande responsabilità: tu (e i genitori,certo) hai a che fare con l'educazione delle generazioni che saranno il nostro futuro. Sono sicura che stai facendo del tuo meglio, grazie per questo!
Si, Angelo Azzurro, capisco l'importanza del mio lavoro e lo faccio con impegno.
Sono contenta, Angelo A che dalle mie parole si capisca quanta passione ci metto in questo lavoro.
Non ti conoscevo prima che diventassi la maestra dei miei bambini...Tutti mi avevano parlato bene di te...di una persona semplice, determinata e soprattutto che sa fare il bene il suo lavoro.
Adesso che ti conosco e sei diventata oltre che la maestra, anche la mia amica-confidente non posso fare altro che ringraziarti e confermare che sei davvero speciale! ti vogliamo bene Lindy
Serenella : OTTIMO !
Aria...tu mi fai pingere di gioia! Grazie!
Aria...volevo scrivere! piangere!
Stella: una maestra da' un voto ad un'altra maestra! E che voto! Grazie!
Non ti dimenticheranno mai...stanne certa la maestra non si dimentica, se poi è dolce come te , lo racconteranno pure ai loro figli..
te saluto
Sei sicuro Max, che sono dolce? Non sai come m'incavolo quando commettono errori di ortografia!!!!!
Piacere di averti incontrata, mi piace il tuo raccontare con entusiasmo la tua esperieza di insegnante, il tuo relazionarti ai bambini, bellissimo! Si respira tanta magia, tra le note musicali e le farfalline, tra la poesia e la dolcezza delle tue parole, un po' siamo simili...
Tornerò a trovarti, anzi sei già "tra i miei"...
Un caro saluto
Miriam
Posta un commento