Ed è qui che io abito,nel centro del mio giorno con i piedi per terra e mare tutto intorno.

mercoledì 25 febbraio 2009

Attendere....infinito del verbo....




La vera tristezza non è quando, la sera,
non sei atteso da nessuno al tuo rientro in casa,
ma quando tu non attendi più nulla dalla vita.
E la solitudine più nera,
la soffri non quando trovi il focolare spento,
ma quando non lo vuoi accendere più:
neppure per un eventuale ospite di passaggio.
Quando pensi, insomma,
che per te la musica è finita.
E ormai i giochi son fatti.
Non ci saranno più soprassalti di gioia,
nè fremiti di dolore.
Allora, per converso,
ATTENDERE
è sperimentare il gusto di vivere.
E' infinito del verbo Amare.
Ho parafrasato una riflessione
di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta diversi anni fa. Tanto caro a noi pugliesi.
Avro' modo di parlarvene....

22 commenti:

Anonimo ha detto...

già
fosse anche l'attesa
dello sbocciare
di un fiore
di una nuvola che passa via..
di una nuova primavera
bisogna fidarsi
arriverà.
E nell'attesa fiduciosa tutto prende senso..
Buona notte Serenella,
Sa

Sabatino Di Giuliano ha detto...

Attendere
vuol dire amare.
L'oggetto o la persona che attendi
Non ci avevo mai pensato sai?
Grazie Sere

Gianna ha detto...

Conosco Tonino Bello. A Natale ho postato la sua lettera "Auguri scomodi" che aveva fatto parecchio scalpore.

serenella ha detto...

Certo, Sa, attesa di tante piccole cose, briciole, che pero' ci danno senso.
Saba: infinito del verbo amare. Quando non attenderemo piu', saremo finiti.
Stella: meraviglioso don tonino!!!! Devo venire a leggere la tua lettera!

il monticiano ha detto...

La vera tristezza è quando "non attendo più nulla dalla vita".
Un'amara riflessione del tuo caro vescovo di Molfetta ma quanto è vera!

Angelo azzurro ha detto...

Hai azzeccato la questione:"La vera tristezza è quando tu non attendi più nulla dalla vita" com'è facile cadere in questo stato d'animo. Ti senti già vecchio quando magari potresti ancora avere molto dalla vita stessa...

Mehala.org ha detto...

ciao Serenella, ci interesserebbe molto il link del progetto sull'accoglienza per gli immigrati nella tua scuola. Grazie!

Kylie ha detto...

Questo è vero. Io non ho nessuno ad attendermi a casa eppure non soffro di solitudine...
Bacio

serenella ha detto...

Link...posso passarvi l'articolo che ho scritto per la mia scuola e per il giornale del mio paese. Poi è in approvazione un progetto PON.

serenella ha detto...

Kylie....perchè sei tu ad aspettare. E poi ti aspettiamo noi sul blog,il tuo, e sui nostri. Davvero! Se non scrivi o non passi, mi manchi, mi preoccupo. Anche questa è attesa. Percio' non ti senti sola! Un abbraccio.

amatamari© ha detto...

Esiste forse la possibilità che la speranza si trasformi in rinuncia della realtà, se l'attesa è troppo lunga o dolorosa, se è insostenibile, perchè l'attesa ha un suo senso di esistere se la vita ha un senso.
Questo mi viene da rispondere ricordando chi non è riuscito a sopportare l'attesa...

Grazie del tuo scritto.

serenella ha detto...

Amatamari, condivido il tuo pensiero ma possiamo anche pensare a piccolissime cose( una gionata di sole, l'incontro di un amico, la lettura di un bel libro...) che ci aiutino a superare i momenti bui. Anche quella è attesa.

progvolution ha detto...

e io voglio attendere...
Splendida riflessione!
Sussurri obliqui

serenella ha detto...

Grazie Prog. Ragazzo sensibile!

utilizerapagain ha detto...

Non sono molto in sintonia con i rappresentanti del clero, ma ritengo giusto il pensiero di don Tonino Bello.
Attendere e' amare, ma anche aspettare l' estate della vita, che giunge impetuosa senza essere stata preceduta dall' intermezzo primaverile.
Vale

serenella ha detto...

Don Tonino è un rappresentante del clero molto rivoluzionario. Ti piacerebbe, se lo conoscessi, anzi, se conoscessi i suoi scritti. Lui non c'è più.

Rosaria ha detto...

Serenella io abito in Caserta città e i tuoi cognati dove abitano?
Allora, visto che vieni a Caserta sarà anche possibile incontrarsi... Saluti a tuo marito. ciao

serenella ha detto...

nche i miei cognati abitano in centro. Certo che ci possiamo vedere.

Anonimo ha detto...

Non aspettarsi più nulla dalla vita è lo spegnersi dell'anima, una candela cosumata sino al suo ultimo attimo che lascia un filo di sgradevole fumo.
Io fuggo dall'abitudine che mi raffredderebbe sino a spegnermi il mio animo mai soddisfatto fugge ogni meta appena raggiunta verso un domani sempre incerto.

serenella ha detto...

Grazie Capitano, per le tue parole, sempre opportune.

SospesaNelViola ha detto...

spero di riprovare la gioia dell'attendere...forse solo così le giornate saranno meno buie, però mi chiedo non è che corro il rischio di illudermi??

serenella ha detto...

No, basta attendere cose semplici, che posso accadere. Poi, magari, ti sbilanci...Dai, sei ancora tanto giovane e non sai quante sorprese ti aspettano!