Ed è qui che io abito,nel centro del mio giorno con i piedi per terra e mare tutto intorno.

giovedì 8 marzo 2012

Sono una donna


Nessuno può immaginare
quel che dico quando me ne sto in silenzio
chi vedo quando chiudo gli occhi
come vengo sospinta quando vengo sospinta
cosa cerco quando lascio libere le mani.
Nessuno, nessuno sa
quando ho fame quando parto
quando cammino e quando mi perdo,
e nessuno sa
che per me andare è ritornare
e ritornare è indietreggiare,
che la mia debolezza è una maschera
e la mia forza è una maschera,
e quel che seguirà è una tempesta.
Credono di sapere
e io glielo lascio credere
e io avvengo.
Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà
fosse una loro concessione
e ringraziassi e obbedissi.
Ma io sono libera prima e dopo di loro,
con loro e senza loro
sono libera nella vittoria e nella sconfitta.
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della mia prigione è la loro lingua
ma la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio
desiderio
e il mio desiderio non riusciranno mai a domare.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro proprietà
e io glielo lascio credere
e avvengo.

Joumana Haddad (1970) Libano

4 commenti:

Giancarlo ha detto...

Quanta strada è stata fatta in questi ultimi decenni nella direzione della emancipazione e liberazione della donna, ma ne rimane ancora tanta da fare, che 8 marzo sia festa della donna tutto l'anno!!...ciao

Luigi ha detto...

Splendide parole Sere!!!
Un abbraccio

zefirina ha detto...

quante gabbie che non si riesce ad aprire mentre quelle che dovrebbero restare chiuse.....

Kylie ha detto...

La libertà della mente è altrettanto importante della libertà del corpo.

Buon venerdì!