Ed è qui che io abito,nel centro del mio giorno con i piedi per terra e mare tutto intorno.

martedì 11 maggio 2010

Io sono di legno.....

More about Io sono di legnoUna madre e una figlia. La figlia tiene un diario e la madre lo legge. Alla storia di anaffettività, di sentimenti negati o traditi della giovane Mia, Giulia risponde con la propria storia segnata da quell'"essere di legno" che sembra la malattia, il tormento di entrambe. È come se madre e figlia si scrutassero da lontano, o si spiassero, immobilizzate da una troppo severa autocoscienza. Bisogna tornare indietro. E Giulia lo fa. Torna a riflettere sulla giovinezza ferita dall'egoismo e dalla prepotenza di una sorella falsamente perbenista, sul culto delle apparenze della madre e sul conforto che le viene da una giovane monaca peruviana, Sofia. Torna a rivivere i primi passi da medico, fra corsie e sale operatorie, il matrimonio con un primario,la lunga attesa di una maternità sofferta e desiderata. Più la storia diGiulia si snoda nel buio del passato, più affiorano misteri che chiedono di essere sciolti. E il legno si ammorbidisce. Ma per madre e figlia l'incontro può solo avvenire a costo di pagare il prezzo di una verità difficile, fuori da ogni finzione.
Dalla quarta di copertina


"....Mi credi scrupolosa, attenta, piena di volontà: E invece sono solo una che si tuffa in un dolore diverso, così il proprio brucia di meno.
Giro nelle storie degli altri, le palpo con la mano a conca, le ascolto con lo stetoscopio.
Le storie bussano dentro la gabbia toracica.
E mentre il cuore degli altri mi batte addosso, mi dimentico del mio, che è scarico di pile".


Ho letto il libro tutto d'un fiato, perchè m'interessava "scavare" in questo racconto di donne: una madre e una figlia," una storia di donne cucite", nella quale un po' tutti possiamo ritrovarci come madri, come figlie, come sorelle, come amiche....come donne. Una storia di ruoli, nei quali io ancora annaspo, perchè trovo difficile capire i miei ruoli, anche se non sono più una ragazzina.
Di sicuro sono una madre: è il ruolo che più amo e che cerco di vivere con il massimop affetto, in modo semplice.
Sono stata figlia, una figlia appassionata, dolce, ma ho smesso di esserlo il giorno che mio padre si è spento.

3 commenti:

Sonia Ognibene ha detto...

Grazie per questa dritta... molto interessante.
Spero che tu stia meglio, cara Serenella!

Anonimo ha detto...

Lucy Forte
sono stata una figlia ribelle perch... Mostra tuttoè non accettavo il moralismo eccessivo di mia madre. ho amato mio padre tantissimo perchè mi accettava per la pazza che ero. avevo solo ventisette anni quando una malattia fulminante me lo ha portato via. prima però ha consegnato a me mia madre e per i 20 anni seguenti penso di aver riversato su di lei l'amore che provavo per mio padre. i miei figli li amo più della mia vita. forse troppo, non riesco a mettere un limite e alle volte mi faccio massacrare psicologicamente. però da lunedì sto molto male e mia figlia è sempre accanto a me. si è alzata di notte per controllarmi febbre e pressione. mi è sempre sembrata una ragazza comoda e il suo comportamento mi ha meravigliato. le ho detto "grazie Sabri" mi ha risposto" ma sei scema che mi ringrazi". è stata una bellissima risposta.
Lucy forte

adamus ha detto...

Ciao Sere..grazie del consiglio.
Come stai? spero bene,intanto di auguro un bellissimo weekend.
A presto.