Ed è qui che io abito,nel centro del mio giorno
con i piedi per terra e mare tutto intorno.
mercoledì 29 febbraio 2012
martedì 21 febbraio 2012
"Era convinta di essere guarita da quell'amore,ma non era così......Con il tempo tutto se ne va..ma lei non aveva dimenticato nè il suo viso,nè la sua voce..le piaceva credere che,a volte,lui pensasse ancora a lei..era un dolore che si portava in fondo al cuore e da cui non era certa di voler guarire"
...Ti vengo a cercare
Guillame Musso
sabato 18 febbraio 2012
LILLA'
martedì 14 febbraio 2012
Divagazioni
"Il legno sembra fermo, ma è sottoposto a pressioni interne che lentamente lo spaccano.
La ceramica si rompe, fa subito mostra dei suoi cocci rotti.
Il legno no, finché può nasconde, si lascia torturare ma non confessa.
Io sono di legno."
Giulia Carcasi
Io sono di legno, non so quanto pregiato. Magari sono di un legno qualunque, ma solido, dalle venature calde....Solida, massiccia. Continuo a nascondere i cedimenti, che, comunque, ci sono, a causa di uno, due, tre piccoli tarli che scavano gallerie, profonde, fin dentro l'anima.
La solidità non è una facciata esteriore. Sono solida solo per me stessa...per la mia famiglia,il mio progetto più importante, per il mio lavoro.
Il resto...non mi interessa.
La ceramica si rompe, fa subito mostra dei suoi cocci rotti.
Il legno no, finché può nasconde, si lascia torturare ma non confessa.
Io sono di legno."
Giulia Carcasi
Io sono di legno, non so quanto pregiato. Magari sono di un legno qualunque, ma solido, dalle venature calde....Solida, massiccia. Continuo a nascondere i cedimenti, che, comunque, ci sono, a causa di uno, due, tre piccoli tarli che scavano gallerie, profonde, fin dentro l'anima.
La solidità non è una facciata esteriore. Sono solida solo per me stessa...per la mia famiglia,il mio progetto più importante, per il mio lavoro.
Il resto...non mi interessa.
sabato 11 febbraio 2012
PEGGY E MILLA
Questa è Peggy, la mia cagnolina storica, poichè è nella mia famiglia da ben quattordici anni. Le ho dedicato diversi post, perchè è un "pezzettino" importante di tutti noi. Qui è ritratta nel suo abbigliamento invernale. Notate l'eleganza...il fiocchetto nero sul cappottino rosa: è tutto molto fashion, come ama dire mio figlio minore.
Ora Peggy, però, non è più quella di prima: non ci vede, non sente più. Trascorre le giornate a dormire. Si sveglia, mangia, fa i suoi bisognini e torna nel suo mondo. Mi mancano tanto le sue corse, i suoi mugolii di gioia quando rincasavo...Mi è difficile accattare la sua vecchiaia, forse perchè essa mi ricorda che il tempo è passato per tutti.
Quando erano piccoli i miei figli, giocava a pallone con loro, ci seguiva in vacanza, abbaiava con veemenza quando il Napoli segnava, "cantava", quando i miei figli suonavano il flauto. Insomma, sempre con noi....per noi.
INTANTO nella nostra vita c'è un'altra cagnolina....MILLA.
Milla è apparsa casualmente, un pomeriggio di settembre caldo, soleggiato. Eravamo tutti in giardino per un problema condominiale. La cagnolina, magra,sparuta, con la coda spelacchiata,sporchissima, è arrivata zompettannte, accompagnata dal CANE NERO, un randagio che tutti, nel residence, avevamo adottato, offrendogli cibo e acqua. La piccola ha provato ad infilarsi nel nostro giardino e non è più uscita.
Il primo ad esserne conquistato, è stato mio figlio maggiore,che, incurante del suo stato, l'ha presa in braccio e ha gridato ai quattro venti: che bel cagnolino giallo!!!! Non l'ha più mollata. Tra cure veterinarie, strigliate sotto l'acqua, bagnetti profumati e cibo...Milla è quella che mostrano le foto. Una cagnolina dolcissima, affabile che, a pieno titolo, fa parte della nostra famiglia.
Peggy tollera con noncuranza la sua presenza, di cui, forse, si accorge, quando emerge dal suo torpore.
mercoledì 8 febbraio 2012
Insegnerai a....
Insegnerai a Volare, ma non voleranno il Tuo Volo.
Insegnerai a Sognare, ma non sogneranno il Tuo Sogno.
Insegnerai a Vivere, ma non vivranno la Tua Vita.
Ma in ogni Volo, in ogni Sogno e in ogni Vita,
rimarrà per sempre l’impronta dell’ insegnamento ricevuto.
Madre Teresa
Mi ritrovo in queste parole di Madre Teresa, anche se manca la parte meramente "cognitivo-apprenditiva" dell'insegnamento. Mi auguro che rimanga qualcosa di tutto quello che ho detto ai miei alunni, durante i cinque anni trascorsi insieme: andare in fondo con a tutto, arrivare alla sostanza delle cose, non fermarsi mai alla superficie.
lunedì 6 febbraio 2012
"Così cominciò" di Evgenij Evtusenko
Così cominciò, là
in fondo alle scale
che tu scendevi di corsa
appena suonava il segnale di fine
dell’ultima lezione-
là, nella allegra ressa
presso gli spogliatoi,
protendendo con mano
di febbre
la tua contromarca.
Così cominciò, là
nella banda di ragazzi accaldati
(sorridessero pure con malizia
le bambine, vedendoti passare!)
correvi, a perdifiato,
facendo a pallate con l’umida neve.
Per un attimo balenavano in fuga
fiumiciattoli,
nuvole,
borgate,
ma ai tuoi occhi su tutto dominava
quell’unica cosa:
la cosa di cui, ora, sentivi forte la mancanza,
e non potevi comunque sapere ancora
che cosa.
Volevi l’amore-
amore vero, senza trucco,
e comunque tu riesca adesso
a ingannare te stesso,
volevi-non negare!- un amore felice,
e se questo non fosse stato possibile,
ti saresti contentato anche di un amore infelice:
ti bastava solo:
che fosse l’amore...
Quanti ricordi, questa poesia. Ricordi legati ad una nevicata che, quasi si perde nella notte dei tempi. Ero molto giovane, lo era anche lui.Chissà se ero innamorata di lui o solo dell'amore.
domenica 5 febbraio 2012
sabato 4 febbraio 2012
Il mondo è in pericolo
Il mondo è in pericolo
e nessuno mi attende.
Per questo non uscirò né alle nove
né alle dodici
ho carte da sistemare
e decisioni da prendere.
Ciononostante mi vesto
e dico tra me e me
che l'errore assoluto e la distrazione
si prendono gioco del male impensabile
e ne respirano la fragranza.
Inaya Jaber, Libano, poetessa, giornalista e critica cinematografica.
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